Proteste Sapienza, il commento degli studenti: “Fatti di una gravità storica”

FUMOGENI

Sono centinaia gli studenti e le studentesse che questa mattina hanno partecipato al corteo di protesta contro la presenza del presidente del Consiglio Enrico Letta, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di alcuni ministri a un convegno sulla green economy alla Sapienza di Roma.

Cariche della polizia, fumogeni, bombe carta, ministri bloccati in Aula Magna. Una mattinata di disordini e proteste, con un intervento da parte delle forze dell’ordine ritenuto di “gravità storica” da parte dei ragazzi delle associazioni studentesche.

“In maniera totalmente ingiustificata e spropositata la polizia ha caricato alle spalle i manifestanti radunati nei pressi del Rettorato – scrivono in un comunicato inviato alla redazione del Corriere dell’Università gli studenti di Link – Coordinamento Universitario.

 “E’ stata un’aggressione immotivata e violenta contro gli studenti che si erano radunati nell’Università”, dichiara Alberto Campailla, Portavoce Nazionale di LINK – Coordinamento Universitario. E’ un fatto di una gravità inaudita che reparti in tenuta antisommossa e camionette della Celere abbiano militarizzato totalmente l’Ateneo sferrando svariate cariche contro i manifestanti alcuni dei quali sono stati addirittura fermati e rilasciati dopo qualche ora. Chiediamo un’immediata assunzione di responsabilità da parte del Rettore della Sapienza Luigi Frati e dei vertici delle forze dell’ordine che ancora una volta hanno represso con estrema violenza la mobilitazione studentesca”.
“Proprio in questi giorni – continuano i ragazzi – in cui il Paese è attraversato da chiusure forzate di esercizi commerciali, intimidazioni e assalti alle sedi sindacali tollerate e gestite senza nessun tipo di intervento, le forze dell’ordine hanno risposto in modo violento e repressivo in occasione di una manifestazione studentesca”.
“E’ necessario ristabilire una dialettica democratica che dia la possibilità a chi da mesi sta protestando contro le politiche di austerity e la Legge di stabilità di esprimere il proprio legittimo dissenso senza dover correre il rischio di mettere a repentaglio la propria incolumità. La politica ha l’obbligo di fornire immediatamente delle risposte alle emergenze sociali per bloccare il moltiplicarsi delle suddette manifestazioni scomposte”.
Ma la protesta non si fermerà dopo i fatti di oggi. “Nei prossimi giorni proseguiranno le mobilitazioni per rilanciare le motivazioni delle proteste e denunciare la repressione di questa mattina”.
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