Roma, protesta degli studenti: “Stiamo scuotendo l’Università. Non ci fermeremo”

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Protesta degli studenti – Più di 100 scuole occupate o autogestite dal 15 di Novembre in poi. Due università occupate contro il Decreto Punti Organico, due studentati occupati per rivendicare maggiore diritto allo studio, un’ex maternità occupata per denunciarne la dismissione ventennale e una mensa autogestita per protestare contro la sua chiusura. Ogni giorno fuori dai Consigli Regionali si susseguono proteste contro la privatizzazione dei trasporti o l’aumento dei prezzi dei biglietti.

“Queste sono le cifre di un autunno studentesco che non compare sui media main stream ma che sta scuotendo profondamente le scuole e le università del Paese – dichiara Federico Del Giudice, Portavoce Nazionale della Rete della Conoscenza. Le mobilitazioni che proseguono giorno dopo giorno nascono dalla volontà degli studenti e delle studentesse di ribellarsi alle politiche di austerità che anche la Legge di Stabilità attualmente in discussione aggraverà notevolmente”.

“Gli studenti medi di questo paese hanno il diritto di frequentare delle scuole in sicurezza – dichiara Roberto Campanelli, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Studenti –  e proprio il capitolo dell’edilizia scolastica risulta, insieme al rilancio di un welfare studentesco, una delle rivendicazioni più importanti delle manifestazioni già svolte e ancora in programma nelle prossime settimane”.

“Due grandi cortei si sono sviluppati nella città di Roma – prosegue Alberto Campailla, Portavoce Nazionale di LINK – Coordinamento Universitario – uno a Tor Vergata in occasione della visita, poi rinviata, della Ministra Carrozza ed un altro nelle vie del centro verso il Dipartimento Politiche Giovanili. Il Diritto allo Studio e la condizione di precarietà vissuta da migliaia di giovani sono state le istanze portate avanti in questa importante giornata di partecipazione”.

Oggi è più che mai necessario rafforzare le tantissime mobilitazioni che si stanno riproducendo in tante città – scrivono alla redazione del Corriere dell’Università gli studenti di Link -, per culminare in un’assemblea nazionale a Roma che riconnetterà i fili di ogni battaglia e rilanci l’azione collettiva nei prossimi mesi”.

“Porteremo la nostra ferma contrarietà alle politiche del governo sotto Montecitorio il 16 di Dicembre, giornata in cui si discuterà questa antidemocratica ed iniqua Legge di Stabilità”.

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