Assunzioni scuola: approvate 18 mila immissioni per l’a.s. 2014 – 2015. Ma i sindacati rimangono scettici

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Assunzioni scuola – La prima tranche di immissioni in ruolo delle oltre 82 mila previste nel Decreto Scuola varato dal Governo partirà dal prossimo mese di settembre: ad annunciare la notizia è stato ieri il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza, al termine di un incontro con le i rappresentanti dei sindacati di settore.

Nello specifico saranno 12.625 le immissioni in ruolo per i docenti su posto comune, 1.604 quelle per insegnanti di sostegno e 4.317 i nuovi posti di lavoro destinati al personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari). Circa 18 mila assunzioni in totale, ovvero meno di un quarto rispetto alle oltre 80 mila previste dal piano triennale varato nei mesi scorsi dal Governo Letta.

Alterne le reazioni dei sindacati; il primo commento positivo all’azione del Miur è giunto dalla sigla Gilda, tramite il suo portavoce Rino di Meglio: “L’incontro di oggi segna un passo avanti e apprezziamo che il ministero abbia inviato all’Aran l’atto di indirizzo relativo al piano triennale di assunzioni che per il prossimo anno scolastico”.

“Un confronto su molti temi e con qualche interessante spunto di apertura – ha commentato, invece, Francesco Scrima, della Cisl scuola – ma nessuna concreta soluzione per le emergenze su cui abbiamo ancora una volta posto l’accento nell’incontro di oggi con la ministra”. Chiaro in questo caso, il riferimento alla posizione degli operatori Ata per i quali non si è ancora risolta la questione relativa alla restituzione degli scatti d’anzianità già percepiti ma bloccati formalmente dallo stop agli automatismi che regolano gli avanzamenti economici.

Sullo stesso punto ha voluto battere anche Domenico Pantaleo, della FLC CGIL: “Sul versante del ripristino degli scatti di anzianità di docenti e Ata, pur apprezzando l’impegno del ministro per evitare il recupero forzoso in busta paga, dobbiamo rilevare che nessuna risorsa aggiuntiva è stata prevista e l’unica possibilità che ci è stata prospettata è la decurtazione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa – ha dichiarato il segretario generale della CGIL . Nessuna soluzione invece per le posizioni economiche del personale Ata e per il salario di posizione dei dirigenti scolastici”.

Molto critiche, invece, le posizioni di Anief: “Col decreto Scuola – ha dichiarato Marcello Pacifico – si era stabilito un numero di assunzioni su sostegno superiore di dieci volte. Con questi numeri, oltre a danneggiare gli allievi, si rischia di lasciare per strada almeno 2mila docenti specializzati vincitori di concorso”; e quella del sindacato Snals che, tramite il suo portavoce Paolo Nigi: “ha espresso con forza l’insoddisfazione del sindacato che non può dichiararsi soddisfatto soltanto perché il governo ha ridotto le penalizzazioni per il personale scolastico”.

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