Napoli – Decine le scuole occupate dai Lsu: studenti costretti a tornare a casa

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Edifici occupati, manifestanti sui tetti e forze dell’ordine schierate davanti ai cancelli: sembra un bollettino di guerra quello riportato oggi dal quotidiano Il Mattino che cerca di fare il punto della situazione rispetto alla protesta dei Lsu nella Regione Campania.

I Lavoratori socialmente utili, infatti, stanno presidiando ormai da giorni l’Ufficio Scolastico Regionale e alcuni istituti del napoletano: la protesta riguarda i tagli del monte ore degli addetti alle pulizie che porterà un conseguente ridimensionamento dello stipendio. Una situazione che si dovrà sbloccare entro fine mese quando scadrà la proroga al vecchio contratto degli Lsu.

Lunghissima la lista delle scuole occupate, che, da oggi, contano anche le materne: il liceo Mercalli, il Mazzini, il 24esimo Circolo didattico di piazza Carlo terzo, il Leopardi a Fuorigrotta, il liceo Cariteo, il De Carlo di Giugliano sono sola alcuni dei plessi scolastici presi d’assalto dai manifestanti.

“La scorsa settimana hanno presidiato il mio ufficio – rivela al quotidiano diretto da Alessandro Barbano, Diego Bouché, direttore dell’Ufficio Regionale Scolastico – mi aspettavo che prima o poi avrebbero occupato le scuole. Purtroppo noi non possiamo fare nulla, è un problema che dovrà risolvere il Governo”.

Nell’articolo de Il Mattino segue una serie di bollettini dalle zone prese di mira dai manifestanti.

BACOLI. Scuole occupate anche a Bacoli: attività didattiche saltate questa mattina, dalle primarie al liceo Seneca di Torregaveta. Gli ex lavoratori socialmente utili, addetti al servizio di pulizia degli istituti scolastici, sono in assemblea permanente. Da questa notte, gli lsu si sono barricati all’interno degli edifici per rivendicare stabilità della loro posizione lavorativa. Centinaia di studenti sono così rientrati a casa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la locale polizia municipale. Grossi disagi in tutta l’area flegrea, lezioni regolari invece a Monte di Procida. (Patrizia Capuano)
PERIFERIA OCCIDENTALE. Mattinata di caos anche nella periferia occidentale di Napoli: scuole occupate a Pianura, all’8° Circolo didattico del corso Duca d’Aosta, alla “Scherillo” 54° Circolo didattico di Soccavo e al 33° Circolo di via Risorgimento, a pochi metri da via Epomeo. Agenti della Digos schierati nei vari plessi in attesa delle disposizion i della Questura di via Medina. Proteste, attività didattiche bloccate, bambini a casa: e i manifestanti annunciano che lo stato d’agitazione proseguirà ad oltranza, in attesa di risposte dal Prefetto.“La nostra protesta nasce dalla decisione di ridurre gli stipendi ai lavoratori socialmente utili del 50 per cento – denuncia Antonio Di Fusco, rappresentante sindacale della Cisl Lsu Napoli – Per chi non accetta la riduzione degli stipendi è previsto il liucenziamento entro il 28 febbraio. Dal primo marzo invece i dipendenti dovrebbero dunque passare dalle attuali 36 ore setimanali a 18. Stipendi dimezzati per ricopire le stesse mansioni, un ricatto che porta la firma del ministero in nome di tagli che mettono in ginocchio i lavoratori socialmente utili”. (Davide Gambardella)

POMIGLIANO. Barricati sul tetto. Stamane centinaia di alunni del primo circolo didattico Frasso di Pomigliano, il complesso di scuole elementari più centrale e importante della città delle fabbriche, sono rimasti bloccati all’esterno della scuola. Gli ex lavoratori socialmente utili rivendicano il posto di lavoro e si sono barricati sul tetto dell’edificio. Edificio che è stato sbarrato dagli stessi manifestanti. (Pino Neri).

GIUGLIANO. Disagi nel Giuglianese e in tutta l’area flegrea. A Marano i lavoratori socialmente utili, circa una ventina, hanno piazzato uno striscione all’esterno della scuola elementare Domenico Amanzio. “Lottiamo per la nostra dignità, il nostro reddito è a rischio”, dicono gli ex addetti alle pulizie degli istituti scolastici. Sul posto i carabinieri della locale tenenza, che stanno procedendo ad identificare gli occupanti. Analoghe proteste e manifestazioni a Giugliano, Quarto e in altri punti dell’area flegrea. (Ferdinando Bocchetti)

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