Por siempre Gabo – Addio a Gabriel Garcia Marquez

Gabriel Garcia Marquez

I giganti non muoiono mai. E anche se ci saranno tre giorni di lutto nazionale in Colombia sarà l’orgoglio a tenersi alto. Gabo, alla fine, se n’è andato. L’ha fatto all’improvviso, quando era già stato dimesso dall’ospedale per un’infezione polmonare. Era tornato a casa a Città del Messico ma, di tempo, gliene restava poco.

Quando se ne vanno giganti come è come se ci lasciasse una parte di noi. Scrittore, giornalista, animatore di sogni, Premio Nobel per la letteratura nel 1982. Maestro del realismo magico, patriarca della letteratura. Primogenito di sedici figli, abbandonò gli studi di giurisprudenza per lo scarso interesse che le materie suscitavano in lui. A 20 anni prima reporter per “El Universal”, poi opinionista per “El Heraldo”. Attivista politico, viaggiatore, costruttore di storie mai viste e raccontate prima: “Cent’anni di solitudine” rischia di diventare uno dei capolavori assoluti della letteratura mondiale. Di quelli che rimangono nella storia, a lungo. La vicenda della famiglia Buendìa a Macondo è semplicemente straordinaria, così come il suo incipit:

“Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica cos truito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito”.

Por Siempre Gabriel, titola questa mattina El Espectador. Sì, perché per sempre rimarranno in noi i suoi personaggi magici, supremi, iperbolici. Per sempre rimarrà viva la sua scrittura fantastica e straordinariamente umana. Per sempre la sua solitudine sarà affollata dal ricordo di milioni di lettori e appassionati di vita.

Quasi come a paragrafare un suo finale circolare: molti anni dopo, insomma, furono in tanti a piangere la sua morte. Por Siempre Gabriel.

RN

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Ritira la tesi di laurea, ma scopre che i fogli sono impregnati di cocaina

Next Article

Scuole di specializzazione in Medicina: pronto il decreto per il passaggio al concorso nazionale

Related Posts