Emanuele Balduzzi: “La tesina per la maturità? La faccio dalla Stratosfera!”

stratospace emamuele balduzzi
Una delle spettacolari immagini scattate dal pallone aerostatico lanciato nella Stratosfera da Emanuele

 

Che noia scrivere la tesina! Migliaia di studenti stanno pensando la stessa cosa in questi giorni: presi tra Guerre Mondiali e Ciceroni, confusi tra Verismo e Realismo, quanti ragazzi preferirebbero dedicarsi a qualcosa che li appassioni veramente? Ma allora perché non provare a scrivere una tesina che unisca l’utile al dilettevole, la passione all’impegno istituzionale? Insomma perché non fare una “tesina sperimentale”, ovvero un lavoro innovativo, in cui siete voi a scegliere argomento e modalità di analisi? Questo, più o meno, quello che deve aver pensato anche Emanuele Balduzzi quando, nel 2012, ha deciso di costruire la sua tesina attraverso un vero e proprio esperimento scientifico: il lancio di un pallone aerostatico dotato di telecamere e rilevatori di altitudine nella stratosfera. Abbiamo intervistato Emanuele oggi, a distanza di quasi due anni dal suo esame di maturità, ed ecco quello che ci ha raccontato.

 

Perché hai scelto una tesina sperimentale invece di quella tradizionale?

Dopo aver visto l’impresa di Felix Baumgartner in diretta televisiva, sono rimasto talmente colpito dalla bellezza delle immagini, dal senso di libertà che esse trasmettevano, che nella mia testa si è accesa una lampadina: dovevo fare anche io qualcosa di simile nel mio piccolo. Così per realizzare tutto questo è venuta in mio “aiuto” la tesina di maturità. Prima non avevo nessuna idea sull’argomento da portare alla maturità, in quanto quasi tutti i temi che potevo discutere li sentivo troppo lontani da me, non interessanti e avrei rischiato di fare una ricerca che non mi rispecchiava. Con questo progetto, chiamato poi Stratospace, invece le cose erano diverse, perché più cercavo materiale e informazioni su internet, più la voglia di portarlo a termine aumentava, così ho capito che era quello giusto per me.

Come ha reagito la commissione quando hai presentato il tuo lavoro?

Quando ho presentato il mio progetto all’orale della maturità ero agitatissimo, quindi non sono riuscito ad esprimermi esattamente come avrei voluto. Nonostante ciò è stato apprezzato da tutta la commissione, infatti molti professori mi hanno poi fatto i complimenti.

E i tuoi compagni? Si sono messi a disposizione per aiutarti?

Il giorno del lancio del pallone aerostatico alcuni miei compagni e la mia famiglia mi hanno aiutato. Per me è stato importantissimo perché dovevo controllare molte cose e il loro aiuto morale e materiale è stata la cosa migliore che avrebbero potuto fare!

Consiglieresti a chi deve sostenere l’esame di maturità quest’anno di cimentarsi in un progetto di tesina simile alla tua?

Il consiglio che darei ad un ragazzo è quello di realizzare una tesina che piaccia e coinvolga la persona che la realizza, poi l’argomento passa in secondo piano, perché se ci metti passione, sicuramente all’orale riesci a trasmetterlo.

Nel complesso è stata un’impresa difficile?

Abbastanza. Per riuscire a organizzare il lancio ci sono voluti 3/4 mesi. Oltre a capire come realizzare tutto, i materiali migliori da utilizzare, come far funzionare e far resistere le apparecchiature elettroniche a temperature di -60°C senza che si rompessero, ho anche dovuto richiedere 6 autorizzazioni ad aeronautiche militari ed aeroporti civili.

Quest’esperienza ti è stata utile in seguito?

Questa esperienza è stata una sfida soprattutto per me stesso. Sono stato molto felice perché questo mio progetto é stato apprezzato da altre persone, tanto da aver avuto poi la fortuna di averlo potuto ripetere una seconda volta nel mese di agosto riuscendo a catturare immagini mozzafiato dell’intera Italia del nord, proprio come quelle che scattano i satelliti ad altezze ancora maggiori.

Nel tuo piccolo, credi di poterti definire il Felix Baumgartner italiano?

No assolutamente, ho addirittura paura a volare in aereo, non oso immaginare la paura che avrei nel buttarmi nel vuoto da 40km di altezza!

 

Qui sotto, il video girato da Emanuele il giorno del lancio del suo Stratospace, con alcune immagini spettacolari della Terra vista dalla Stratosfera

 

Il progetto di Emanuele non si è fermato ancora oggi: sul Web è possibile seguire l’evoluzione della sua tesina e vedere le immagini scattate nei suoi successivi lanci grazie al sito www.stratospace.it.

 

Scarica gratis la versione completa della GUIDA ALLA MATURITA’ 2014 di CorriereUniv

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