Il ministro conferma: “La priorità è un piano per l’assunzione di giovani ricercatori”

piano per la ricerca

“La priorità è un piano straordinario per l’assunzione di 6.000 ricercatori l’anno per i prossimi 4 anni”. Il ministro Giannini ha confermato quanto anticipato pochi giorni fa, con l’intenzione, quindi, di riorganizzare l’assetto della ricerca in Italia.

Stefania Giannini ha parlato a margine della Giornata della Ricerca, organizzata al Campus Bio Medico di Roma. Tante le tematiche affrontate durante il suo intervento, a partire dal piano straordinario per la ricerca. “Dobbiamo concentrare le azioni della politica sulle grandi realtà pubbliche di ricerca e realtà prive d’eccellenza. La ricerca bio-medica, ad esempio, rappresenta oggi la metà dell’intero settore della ricerca”.

“Cervelli in fuga? Preferisco parlare di cervelli in mobilità. Il riordino della ricerca deve coinvolgere l’intero settore, a partire dagli enti e dalle università. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo e l’attrazione di capitale umano da inserire nel tessuto produttivo del Paese”.

Il ministro insiste sulla questione pubblico-privato: “Rinnovare competitività del settore significa anche dialogo e collaborazione pubblico-privato”. Si è parlato, inoltre, anche del divario che divide il Paese nel settore della ricerca: “Lo squilibrio tra Nord e Sud nella ricerca è un problema che va affrontato”.

 

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