Decreto FFO2014, gli studenti contestano il ministro: “Tagli inaccettabili, il 14 scenderemo in piazza”

studenti universitari

“A seguito della diffusione della bozza del nuovo Decreto ministeriale FFO 2014 avevamo già espresso fortissime preoccupazioni circa la presenza di norme che indeboliranno il sistema universitario nazionale. 
La Ministra Giannini dà il via definitivo alla dismissione dell’Università e scarica sugli stduenti fuoricorso il finanziamento pubblico agli atenei”. E’ questo il commento di Link – Coordinamento Universitario al decreto FFo 2014. In una nota inviata alla redazione de Il Corriere dell’Università 

 
Il Fondo di Finanziamento Ordinario – dichiara Alberto Campailla, Portavoce Nazionale di LINK – Coordinamento Universitario – rimane quello dell’anno scorso, con un taglio previsto in legge di stabilità che da oggi al 2023 ammonterà a 1,431 milioni di euro. A questo bisogna aggiungere l’aumento perentuale della c.d. “Quota Premiale” che passa dal 13,5 % dell’anno scorso al 18% trasformandola così in uno strumento punitivo per tanti atenei che si troveranno con una importante sottrazione di risorse.”
“Totalmente inaffidabile è da considerarsi il parametro derivanti dai risultati del sistema della VQR, ritenuto poco credibile da gran parte della comunità accademica nazionale”.
Cosa altrettanto grave è rappresenta dalla previsione del sistema del “Costo Standard per Studente”, di cui manca ancora il decreto attuativo, che prefigura una serissima minaccia per gli studenti fuori-corso, infatti con questo sistema saranno loro a sostenere il finanziamento pubblico degli atenei poichè gli atenei si troveranno di fronte alla scelta o di aumenteranno la contribuzione studentesca per i fuori-corso o di dequalificare la didattica.
Questo Decreto viene approvato – conclude Alberto Campailla, di LINK  nonostante sia il CUN (Consiglio Universitario Nazionale) sia il CNSU (Consiglio Universitario Nazionale) abbiano espresso dei pareri negativi nel merito del provvedimento. Ancora una volta si sancisce l’alleanza tra tra il MIUR e i Rettori delle Università italiane che pur di strappare qualche piccolo correttivo stanno sostenendo questo assurdo provvedimento.”
“Link- Coordinamento Nazionale farà un lavoro di opposizione – conclude il comunicato, a partire da questa legge di stabilità, scendendo in piazza il 14 novembre in tutta Italia al fianco di studenti medi, dei sindacati, dei ricercatori e dei precari per rivendicare il diritto ad un’università pubblica, di qualità e accessibile a tutti”.
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