Articolo 9, quasi 600 le classi già iscritte al percorso sulla Costituzione

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Sono già quasi seicento le classi e oltre dodicimila gli studenti italiani e delle scuole italiane all’estero che stanno per intraprendere una nuova avventura ispirata all’articolo 9 della Costituzione: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione».

Venerdì 21 novembre alle ore 10, con una lezione al Senato della Repubblica tenuta da Gustavo Zagrebelsky, Presidente emerito della Corte Costituzionale, sul tema L’importanza della cultura per la società, la politica e l’economia, parte infatti il ciclo di lezioni della terza edizione del Progetto e Concorso nazionale Articolo 9 della Costituzione, l’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca-Direzione per gli Ordinamenti scolastici, dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Direzione per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, e rivolta alle scuole secondarie di primo e secondo grado con lo scopo di sostenere l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” e di accrescere negli studenti la sensibilità per il valore della cultura. Quest’anno ai ragazzi si chiederà unapartecipazione attiva nell’elaborazione di proposte concrete per superare la crisi attraverso il patrimonio storico-artistico.

All’incontro inaugurale interverrà il presidente del Senato Pietro Grasso, che in un articolo pubblicato domenica 16 novembre 2014 sulla «Domenica» de «Il Sole 24 Ore» ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa: «Sono davvero felice che il Senato abbia, ancora una volta, confermato la propria collaborazione a questo progetto che ha il merito di aver costruito un luogo di riflessione e di elaborazione concreta, un laboratorio nel quale non solo si immagina ma si costruisce il futuro, e si guarda alle dinamiche di lungo periodo piuttosto che alle contingenze della quotidianità. […] Confrontarsi con le difficoltà che sta affrontando l’Italia e immaginare soluzioni per risollevarla, a partire proprio dalla cultura, dalla ricerca e dalla tutela del patrimonio, è una sfida affascinante e bellissima. Compito delle istituzioni, in questo caso, sarà ascoltare, con curiosità e grande attenzione, quanto le studentesse e gli studenti avranno da proporci.»

Il tema con cui quest’anno si dovranno confrontare i ragazzi è appunto quello della Cittadinanza attiva per superare la crisi attraverso la cultura e il patrimonio storico-artistico.
Alle scuole si proporrà un percorso di riflessione intorno alla complessa e attuale situazione di crisi, non soltanto economica, e che guarda alle risorse storico-artistiche e culturali, come possibile strumento per affrontarla. L’attività di studio e di ricerca che dovranno svolgere le classi iscritte avrà come fine quello discoprire e sviluppare, idee e proposte progettuali che tengano conto del patrimonio culturale come grande risorsa e che producano, soprattutto, tra gli studenti, atteggiamenti responsabili e partecipi ispirati ai valori della cittadinanza attiva.

Il progetto si articola come nelle scorse edizioni in due fasi. Tra novembre e febbraio alcuni dei maggiori studiosi e interpreti della vita culturale nazionale dialogheranno con gli studenti intorno ad alcuni temi, tra i quali: il valore della cultura per la società e l’economia; il concetto di crisi e i suoi aspetti positivi e negativi; la crisi attuale e il confronto con altre del passato; esperienze e protagonisti di iniziative per la crescita culturale, sociale ed economica, nella recente storia italiana [vedi in allegato l’elenco degli incontri, con relatori e titolo dell’intervento].
Le lezioni saranno trasmesse in streaming nel rinnovato sito internet del Progettowww.articolo9dellacostituzione.it, dove rimarranno disponibili insieme ad altri materiali di approfondimento. Sarà possibile seguirle anche nel portale www.istruzione.it

Oltre a Gustavo Zagrebelsky hanno dato la loro adesione: Remo Bodei, Tito Boeri, Raffaele Cantone, Mario Castoldi, Aldo Cazzullo, Cristina Collu, Paolo Conti, Luciano Corradini, Giuseppe De Rita, Paola Dubini, Giuseppe Fiengo, Giovanni Maria Flick, Alessandro Laterza, Marco Magnani, Armando Massarenti, Laura Olivetti, Giulio Sapelli, Francesco Scoppola, Marino Sinibaldi.

Alle lezioni con i relatori, in diverse città italiane e in alcuni luoghi-simbolo del patrimonio storico e artistico, grazie alla disponibilità della rete dei Servizi Educativi degli Istituti centrali e periferici del MiBACT, si aggiungeranno visite guidate e attività didattiche orientate, attraverso un’esperienza di fruizione diretta, alla conoscenza delle risorse culturali del proprio territorio e alla ricerca di nuove opportunità di valorizzazione.

In una seconda fase le classi iscritte dovranno realizzare un prodotto originale, in formato video o audio, che documenti il percorso di studio e di ricerca svolto, e l’idea progettuale elaborata. I prodotti realizzati saranno esaminati in due momenti distinti: una giura composta da studenti o dottorandi provenienti da alcune università italiane selezionerà dapprima, su base territoriale, i lavori finalisti, che saranno sottoposti al vaglio successivo di una giuria nazionale, composta da studiosi ed esperti, e nominata dal Direttore generale della Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici Carmela Palumbo.

I prodotti vincitori del Concorso saranno premiati in una cerimonia pubblica a Roma, che quest’anno si terrà presso la Camera dei Deputati.
Tra i premi previsti, oltre a una creazione artistica raffigurante il logo del Progetto, vi sarà anche quest’anno la possibilità di trasmettere gli elaborati prodotti dalle classi attraverso programmi televisivi, radiofonici, social network e altri canali della comunicazione.

Nel sito internet www.articolo9dellacostituzione.it è ancora disponibile, per i docenti e le loro classi, l’intero percorso di riflessione offerto con l’edizione precedente sull’importanza della memoria storica e in particolare sul tema della prima guerra mondiale, in occasione dell’anniversario dei cento anni dal suo inizio.

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