Maturità, si cambia ancora: “Niente commissari esterni”

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Maturità, si cambia ancora. Durante la discussione della legge di stabilità è stato approvato, in Commissione Bilancio, un emendamento che di nuovo apre la strada all’ipotesi di esame finale senza commissari esterni.

L’emendamento n.28.63 richiede al MIUR di approvare, entro 60 giorni dal varo della legge di stabilità, un decreto sulla composizione delle commissioni d’esame che valorizzi i “i principi dell’autonomia scolastica, continuità didattica, e coerenza degli standard educativi”.

Si capisce esplicitamente, dunque, che l’obiettivo è quello di far giudicare gli alunni dai loro stessi docenti, risparmiando così anche i famosi 140 milioni di euro per l’impiego di commissari esterni.

A nulla, quindi, è valsa la mobilitazione di migliaia di cittadini che, ad esempio, nel solo mese di ottobre avevano firmato e rilanciato una petizione per mantenere “l’indispensabile verifica esterna nel momento finale della carriera scolastica degli studenti”.

Verrebbe meno, così, il principio della terzietà della valutazione, fondamentale per i ragazzi. Proprio il documento sulla Buona Scuola lanciato dal governo, a pagina 63 e 64, parlava di autonomia e responsabilità. “Non c’è vera autonomia senza responsabilità. E non c’è responsabilità senza valutazione”.

 

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