Quali sono gli Atenei di serie A e di serie B?

“Ci sono Università di serie A e di serie B, è ridicolo negarlo”. Così ha parlato ieri il premier Matteo Renzi, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico al Politecnico di Torino. “Ci sono delle università che riescono a competere nel mondo e università validissime, che però hanno un’altra funzione, un’altra missione. Non è che si tratta di dividere le università di serie A e di serie B perché lo fa il governo, ci sono già università di serie A  e di serie B nei fatti, in Italia“. Le parole di Renzi hanno mosso il dibattito intorno all’Università e al mondo accademico italiano. Ma quali sono, in realtà, le Università di serie A e quelle di serie B in Italia? Ci ha pensato ad evidenziarle ROARS, sulla base dei dati ANVUR, l’agenzia di valutazione riconosciuta dal MIUR.
Il risultato? Non mancano le sorprese: nelle tanto citate università di serie A, infatti, mancherebbero – secondo i dati ufficiali dell’ANVUR – proprio il Politecnico di Torino, la Sapienza di Roma, l’Università di Firenze e la Bocconi di Milano.
“Come fare a non essere d’accordo con Renzi? Bisogna premiare il merito e non si deve avere paura della valutazione e delle classifiche”- scrive ROARS.
L’ANVUR, nella sua valutazione VQR 2004-2010, ha pubblicato la classifica degli “Atenei al Top” in Italia. Al primo posto Padova, poi Trento e la Bicocca di Milano. Della Sapienza di Roma o del Politecnico di Torino neanche l’ombra. E il Sud, ancora una volta, spicca per assenza di Atenei.
AteneiTopSerieA
E come vanno le cose a livello internazionale? Male, senza dubbio. Nelle principali classifiche internazionali gli atenei italiani stentano ad entrare, a volte, nei primi 100 posti.
“Al governo Renzi è stata talvolta imputata una “politica degli annunci” a cui non seguono i fatti. Quale migliore occasione – scrive ROARS – per smentire i propri critici?. Contestualmente, andrebbero ridimensionati i finanziamenti agli atenei che non riescono a competere, come la Bocconi  e il Politecnico di Torino”. 

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4 comments
  1. Salve,
    veramente il top ranking mondiale sarebbe questo dove no compare assolutamente la lista che e’ citata qui sopra
    Il QS ranking e’ quello citato
    I criteri per il “top” in genere all’estero sono basati sulle pubblicazioni scientifiche che un ateneo “sforna”. Il problema e’ che non essendoci i fondi le uni italiane cominciano ad essere sempre meno competitive perche’ non si fa ricerca. E’la ricerca, nuove scoperte etc che fanno prendere punti ad una uni non tanto la struttura o quanti iscritti ci sono ma i centri di ricerca. La lista sopra e’ vergognosa. Non c’e’ nemmeno una universita’ del sud e del centro. La Sapienza e’ la universita’ piu’ antica d’Europa e la Federico II cavolo …. ce ne son molte altre non citate era giusto per far un esempio.

  2. p.s p.s date una occhiatina anche a questo link https://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/classifica_universit_amp_agrave_sapienza_prima_italia_americani_us_news_amp_amp_world_report/notizie/983894.shtml la classifica e’ diversa
    Cordiali saluti
    Prima in Italia e 139esima nel mondo: L’università La Sapienza di Roma alza la testa e s’impone in quella classifica elaborata dalla società statunitense “U.S News & World Report” specializzata in analisi di mercato che, sulla base dei dati forniti dal gruppo Thomson Reuters, ha decretato i migliori 500 atenei al mondo. Ed è una classifica che lascia da parte le opinioni e stila il suo report, contemplando esclusivamente produttività e risultati tangibili.

  3. Io ho fatto giurisprudenza a padova. Posso assicurarvi che del mio anno ci siamo laureati in 40 e molti miei colleghi si sono trasferiti in altri atenei e si son laureati con voti più alti e prima di noi. Magari l’aria che si respira a Padova rende più difficile l’apprendimento..chissà..

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