Gli studenti in piazza con Landini e i metalmeccanici

Gli studenti della Rete della Conoscenza aderiscono alla manifestazione nazionale chiamata dalla Fiom-Cgil  contro le politiche del Governo Renzi in materia di lavoro e di diritti sociali.

“Dopo un’intensa mobilitazione autunnale che ha visto tanti e diversi opporsi alla contro-riforma del Jobs Act” – dichiara Riccardo Laterza, Portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – “risulta fondamentale dotarci di strumenti e pratiche per dare continuità ed efficacia alla battaglia per la difesa dei diritti e il contrasto della precarietà: si tratta di una sfida da non giocare in difesa, ma contrattaccando con un progetto alternativo di società basato su democrazia, estensione universale di diritti e tutele, saperi, reddito e giustizia sociale”.

Aderiamo alla piazza della Fiom dopo aver riaperto una primavera di opposizione sociale al Governo Renzi a partire dalla giornata di mobilitazione studentesca del 12 marzo” – prosegue Danilo Lampis, Coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti – “E’ oggi necessario ricomporre le diverse battaglie in campo, non nella limitata prospettiva di dare maggiore forza alle singole vertenze, ma comprendendo e valorizzando la stretta connessione esistente: l’opposizione a una riforma della scuola che non affronta il tema del diritto allo studio, che sottomette gli istituiti scolastici all’autoritarismo di presidi-manager e agli interessi delle imprese rappresenta una sfida generale per la trasformazione della società. Saremo in piazza contro il modello Poletti che vuole rendere le scuole fucine di precarietà anziché di formazione e saperi critici

“Gli ultimi dati sulla leggera ripresa dell’andamento occupazionale e sull’aumento dei contratti a tempo indeterminato” – continua Alberto Campailla, Portavoce nazionale di Link-Coordinamento Universitario – “non possono trarci in inganno: la conseguenza delle politiche del Governo Renzi è quella di rendere larghe fette della popolazione più ricattabili e meno capaci di difendersi dallo sfruttamento, anche dentro un contesto di ripresa economica tutt’altro che scontata”

“Saremo in piazza con lo spirito di sviluppare una nuova dimensione dell’opposizione sociale” – conclude Laterza – “verso la ricomposizione di ciò che il neoliberismo ha diviso e il consolidamento, dopo la partecipazione al 18 marzo a Francoforte, di un profilo europeo delle rivendicazioni e dei processi di mobilitazione, per opporre ad austerità e ricatti un’Europa dei diritti e delle tutele universali

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