L’estate resta l’intoccabile approdo del riposo italico, almeno a giudicare dal confronto con gli altri paesi, oltre che dalle reazioni alla proposta del Ministro del Lavoro, Poletti, di accorciare i fatidici tre mesi di vacanza per la nostra scuola. Non la prima, nemmeno l’ultima, con codazzo di polemiche annesso.
Tre mesi tra la sabbia fina della spiaggia e quella polverosa dei campetti di calcio improvvisati. Oppure dello studio dopo pranzo, mentre gli altri riposavano ma tu dovevi recuperare il terreno in qualche materia. Si sudava più degli altri, o almeno questa era la sensazione. Ma anche i primi lavoretti, nel lido davanti alla casetta in affitto, o comprata come sogno realizzato dai genitori. Oppure spostandosi nei luoghi di villeggiatura, tra ristoranti e pizzerie in cerca di grandi incassi. Un’estate italiana, un’avventura in più. Cronache in realtà già abbastanza mutate in tempi di crisi.
Non ci sono dubbi: la bella stagione porta il riposo. Tanto è vero che l’Italia è il paese con la più lunga vacanza scolastica estiva del mondo. Come noi nessuno mai, avvertendo però come non sia il caso di aggrapparsi all’immagine fanfarona dello stereotipo. Sommando tutti i periodi di stop alle lezioni durante l’anno infatti, le differenze tra il nostro e i paesi che si concedono meno alla tintarella, si assottigliano. Al di là dei giudizi di merito, siamo gente attenta al meteo.
Le nostre 13 settimane da giugno a settembre sono uniche o quasi. Come noi la Turchia, la Lituania e la Lettonia, mentre molto vicine sono le nazioni del Sud Europa, Grecia e Spagna, che si fermano attorno alle 12 settimane. L’Irlanda 11, il Portogallo 10 come l’Austria.
Andando verso nord invece si risparmia sulle creme solari, trovando le nazioni più “intransigenti”, a cui evidentemente basta la settimana sulla riviera romagnola per rigenerarsi: Inghilterra e Germania fermano le loro scuole per sole sei settimane, arrivando con le lezioni a metà o fine luglio. Proprio come accade in Norvegia, Svezia e Danimarca. Qualcosa di più per la Francia, 7-8. Ma, come detto, non c’è da farsi ingannare. Se infatti in Italia le sospensioni legate alle festività si riducono a un mese o anche meno, in questi paesi si aggiungono invece due mesi al dato totale.
Nel mondo la situazione è abbastanza simile. ferie ridotte nella bella stagione, ma varie pause disseminate nell’arco dell’anno. In Australia la puasa estiva coincide con le festività natalizie e dura 6 settimane. In Cina 8, che diventano 12 in tutta l’annata. Nel vicino Giappone appena 5, considerando però le precedenti 2 di primavera. In Sudafrica ci sono varie finestre: 40 giorni alla fine dell’anno scolastico a dicembre, un mese a metà (giugno) e due volte 10 giorni a marzo e settembre. Questa la quantità, sulla qualità il dibattito è aperto.
Related Posts
Scuola di Bologna devastata, uno studente: “Impossibile fermare furia degli esterni”
Un’alunna del collettivo che stava organizzando l'occupazione da un paio di settimane: "Nessuno di noi ha istigato i violenti. Il preside come l’anno scorso ci ha sbarrato le porte"
24 Aprile 2024
Piano estate: al via la gara che vale 400 milioni di fondi Pon
I dubbi dei sindacati. Fracassi (Flc Cgil): "Scuole già in affanno con il Pnrr"
23 Aprile 2024
Litizzetto contro Valditara: “Se le scuole non possono adattarsi alle esigenze dei propri alunni a cosa serve l’autonomia?”
La comica ha rivolto la "letterina" a Che Tempo Che Fa al ministro dell'Istruzione e del Merito
22 Aprile 2024
Via libera del Senato al ddl Valditara sul voto in condotta
Fortemente voluto dal ministro dell'Istruzione, il ddl prevede diverse novità relative al comportamento degli studenti: bocciatura con il 5 in condotta, 'esamino' con il 6 e sanzioni in caso di violenze. Il provvedimento passerà adesso alla Camera
19 Aprile 2024