Rinviata l'Anagrafe dell'edilizia scolastica. Gli studenti: "Inaccettabile"

La pubblicazione dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica annunciata per il 22 aprile è stata rimandata a data da destinarsi, nonostante l’inadempienza del Miur negli ultimi diciotto anni. Ecco le reazioni degli studenti

“Apprendiamo a mezzo stampa che la tanto attesa pubblicazione dell’Anagrafe dell’Edilizia scolastica è stata rimandata dopo 11 mesi di annunci a data da destinarsi a causa del mancato invio dei dati da parte di 5 regioni -afferma Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti in una nota al Corriere dell’Università -. Il Miur non si è nemmeno preso la briga di comunicare o giustificare il ritardo. Al contrario il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone aveva reclamizzato in pompa magna la pubblicazione dell’Anagrafa per il 22 aprile.”

E’ inaccettabile questo ennesimo rinvio. Ricordiamo che il Miur ha più volte provato a sottrarsi all’obbligo di pubblicazione dei dati relativi all’Anagrafe dell’edilizia scolastica ed è stato ritenuto inadempiente sia dalla sentenza del Tar Lazio sia dal Consiglio di Stato-continua Lampis- Invano le organizzazioni della società civile hanno fatto pressione affinché si ponesse riparo a questa negligenza protrattasi per diciotto anni. Siamo stanchi degli annunci fatti sulla sicurezza di chi ogni giorno entrando a scuola mette a repentaglio la propria vita. Il Governo abbia la decenza di non speculare su un tema prioritario come l’edilizia scolastica. Senza l’immediata operatività dell’Anagrafe e un efficiente piano di programmazione di ampio respiro che non si limiti a rispondere alle singole situazioni di emergenza siamo di fronte ad esercizi retorici e a promesse che non si traducono in fatti reali.”

“Salerno, Pescara, Pisa, Ostuni, Olbia e Sanremo sono solo alcune delle città in cui a distanza di poco tempo si sono verificati crolli che hanno messo in pericolo la vita degli studenti. -conclude la nota dell’Unione degli Studenti- Alla scomparsa di 489 milioni destinati all’edilizia scolastica nel DEF e alla fumosità e all’inadeguatezza dei progetti del Governo siamo pronti a contrapporre la nostra campagna nazionale per l’edilizia scolastica “A misura di studente” non solo per pretendere la messa in sicurezza e la messa a norma degli edifici scolastici, ma  anche per esigere edifici scolastici realmente inclusivi che consentano un miglioramento dell’offerta formativa e della didattica, nonché l’avvio di meccanismi di riappropriazione dell’ambiente scolastico e di riqualificazione territoriale su tutto il territorio nazionale”.

“E’ anche per questo che il 5 maggio scenderemo in piazza in occasione dello sciopero generale della scuola. Basta slogan fatti sulla nostra pelle! Esigiamo risposte e interventi immediati!”. 

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