Sono 60.639 gli studenti impegnati in queste ore nel test d’ingresso per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia. La stragrande maggioranza dei ragazzi, però, si dichiara contrario al sistema del numero chiuso italiano: più dell’85 % degli studenti, infatti, considera “lo studio un diritto di tutti”. Sono questi i risultati del sondaggio lanciato dal Corriere dell’Università, cui hanno risposto più di 4.000 studenti in procinto di affrontare le selezioni di questi giorni.
BASTA COL NUMERO CHIUSO – Solo il 14 % degli intervistati si è espresso a favore del numero chiuso, per regolare l’accesso alle Università ed evitare “bolle pericolose”. Ma come regolerebbero gli studenti l’accesso ai corsi di laurea? Anche qui le idee sono molto chiare. Più di uno studente su due (il 52 % degli intervistati), voterebbe per un sistema alla francese: tutti dentro e selezione solo alla fine del primo anno. Per il 37 %, invece, andrebbe abolito definitivamente il meccanismo del numero chiuso, considerato oramai “superato”. Solo l’11 % degli studenti manterrebbe l’attuale sistema d’accesso a numero programmato per l’ingresso in Facoltà.
BASTA CON I QUIZ – Parlando del test, cosa cambierebbero i ragazzi nella struttura stessa delle domande? In questo caso le idee sono diverse: la metà degli intervistati dice basta ai quiz a risposta multipla. Il 36 % degli studenti, invece, vorrebbe più domande specifiche, di “quelle che caratterizzano il corso di studi”. Per il 13 %, infine, andrebbero diminuite sensibilmente le domande di cultura generale. Il MIUR sembra aver ascoltato i ragazzi, almeno su quest’ultimo punto: in una nota pubblicata poco prima del test di oggi, infatti, si specificava che le domande di quest’anno saranno “più pertinenti”, con una riduzione delle materie di logica e cultura generale.
STUDIARE ALL’ESTERO? COSTA TROPPO – Per quanto riguarda la possibilità di “scorciatoie” all’estero, gli studenti sono molto chiari. Il 53 % degli intervistati nega la possibilità di andare a studiare in Atenei stranieri per evitare il test. Il 28 %, però, conferma l’interesse, anche se sarebbe troppo costoso per provarci. Solo il 18 % degli studenti ammette che studiare all’estero è una soluzione per aggirare il numero programmato, mettendo come destinazioni preferite Romania e Albania
NON E’ FINITA – Sul sistema del numero chiuso la discussione è più che mai accesa: le associazioni universitarie continuano nella loro battaglia per dare la possibilità a tutti gli studenti di iscriversi ai corsi di laurea che preferiscono. Il ministro Giannini, dal suo canto, sembrava aver optato per il sistema “alla francese”, ma di concreto, per il momento, non si è visto ancora nulla. E le polemiche non si apprestano a placarsi. In un precedente sondaggio del Corriere dell’Università più del 70 % degli studenti si era dichiarato favorevole alla possibilità di fare ricorso al Test di Medicina. Come a dire: la partita non è ancora finita.
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