17 Novembre, azioni simboliche in tutta Italia. Gli studenti: “Avanti verso lo sciopero generale”

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Ecco il comunicato degli studenti di Link e UDS inviato alla redazione de Il Corriere dell’Università: “Giornata storica, quella di oggi, per gli studenti. Azioni simboliche e mobilitazioni in tutto il Paese verso lo sciopero generale” 

Oggi 17 Novembre, Giornata Internazionale dello Studente, i ragazzi delle scuole dell’Unione degli Studenti e gli studenti universitari di LINK – Coordinamento Universitario si mobilitano verso lo sciopero generale per una istruzione gratuita, di qualità e per il diritto allo studio. Gli studenti hanno esposto di fronte al MIUR tutte le cifre del fallimento del diritto allo studio italiano. L’azione rientra all’interno dell’iniziativa mondiale per il diritto allo studio e l’accesso all’istruzione promossa dall’OBESSU, sindacato studentesco europeo.

“Dopo la mobilitazione del 14 Novembre” – dichiara Danilo Lampis, Coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti – ”oggi siamo sotto al Miur per una azione simbolica. Con azioni a Milano, Napoli, Siracusa, Pistoia, Taranto, Bari, Campobasso ed in numerose altre città italiane, oggi lanciamo occupazioni, autogestioni e iniziative in tutte le scuole verso lo sciopero generale per rivendicare nuovamente il nostro diritto ad un futuro non precario.”

“Il 17 Novembre da 10 anni a questa parte” – continua l’Unione degli Studenti “è una giornata simbolo delle mobilitazioni studentesche nel mondo ed è per noi una data molto importante per rivendicare nuovamente, così come stiamo facendo dal 10 Ottobre, una istruzione gratuita e di qualità ed una legge nazionale sul diritto allo studio. Con un Paese che ha oramai 720.000 ragazzi in dispersione scolastica è inaccettabile la miopia del Governo. Dopo centinaia di segnalazioni di famiglie che non hanno possibilità di pagare il contributo volontario, è oramai chiaro quanto la scuola italiana sia escludente e classista. Il primo punto della vera buona scuola per noi è il diritto allo studio, che Renzi ha completamente eluso nella sua proposta. Con la fine della consultazione il 15 novembre, ora saremo noi studenti a consultarci e costruire dal basso la nostra idea di scuola e di società, classe dopo classe. E’ solo a partire dai saperi, infatti, che si può riscrivere il Paese.”

“Con la reintroduzione di 150 mln di € del Fondo Integrativo Statale nel Patto di Stabilità Interno – dichiara Alberto Campailla, Portavoce nazionale di LINK – Coordinamento Universitario – il Governo Renzi e la Ministra Giannini stanno decretando la fine del Diritto allo Studio per tantissime studentesse e studenti e la sottrazione di decine di migliaia di borse di studio. Molte Regioni, a causa delle norme contenute nel c.d. “Decreto Sblocca Italia” e dei 4 miliardi di tagli contenuti nella Legge di Stabilità, ridurranno pesantemente la copertura delle borse di studio aumentando il numero di idonei-non beneficiari.”

“Il Governo accolga subito le richieste degli studenti nella Legge di Stabilità “ – continua Link – “escludendo i fondi per il Diritto allo Studio dai vincoli di bilancio europei, rifinanzi con 400 mln di € la copertura totale delle borse di studio anche mediante lo sblocco del 3% del Fondo Unico Giustizia in favore del F.I.S. e il finanzi l’edilizia universitaria per la costruzione di nuove residenze studentesche”.

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