Assunzione senza concorso per gli abilitati Tfa: la proposta al vaglio del Miur

Assumere gradualmente tutti gli abilitati Tfa, senza costringerli ad effettuare un concorso pubblico, ma semplicemente scorrendo le liste di abilitazione: è  la proposta depositata in un’interrogazione parlamentare dei senatori Pd rivolta al Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.
“Ho chiesto con il sostegno di altri colleghi, al Ministro Giannini di valutare seriamente la definizione di un secondo canale di assunzione a tempo indeterminato, mediante lo scorrimento delle graduatorie, per gli abilitati dei Tirocini Formativi Attivi – ha spiegato Scalia, senatore PD e primo firmatario dell’interrogazione parlamentare indirizzata al Miur – Questo in virtù del processo abilitativo conseguito, equiparabile in toto ad una procedura concorsuale”.
Un iter di formazione che, secondo i firmatari dell’interrogazione, possiede tutte le caratteristiche delle procedure concorsuali e che, dunque, dovrebbe portare in cattedra coloro che lo hanno superato senza la necessità di nuove prove.
“I Tfa – continua Scalia – nascono, nel 2010, come il percorso esclusivo per l’abilitazione alla professione d’insegnante. Coloro che sono risultati abilitati si sono sottoposti a un percorso particolarmente duro. Infatti, hanno superato una fase selettiva su tre livelli, il primo nazionale e gli altri due, scritto e orale, predisposti dalle singole Università sede di tirocinio. Poi hanno svolto il tirocinio vero e proprio e, infine, hanno conseguito l’abilitazione”.
“Ma i risultati attesi non si sono verificati, con la conseguenza che gli abilitati Tfa dovranno sottoporsi ad ulteriori prove concorsuali per essere assunti a tempo indeterminato nella scuola – conclude il senatore PD – Per noi invece tutto questo impegno è tale da poter essere equiparato ad un vero e proprio concorso e merita di essere considerato titolo sufficiente per esercitare la professione d’insegnante”.

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  1. condivido pienamente la proposta del Senatore. è per la specificità del nostro percorso (partito con una prova preselettiva, una prova scritta e infine una prova orale, proseguito con corsi, esami, tirocinio e concluso con l’esame finale di abilitazione,) che meritiamo l’assunzione senza concorso.

  2. Anche chi ha conseguito abilitazione tramite pas ha sostenuto esami ed è stato ritenuto idoneo ad insegnare dopo una tesi scritta,teorica e pratica, davanti ad una commissione nominata dal MIUR.
    Siamo tutti abilitati. Inutile fare delle differenziazioni per metterci una categoria contro l’ altra. Non ci sono categorie
    Ci sono abilitati e non abilitati.

  3. bravo senatore, hai subito capito come stanno le cose, adesso tutto il tuo partito aderisca e poi avete fatto una cosa bella per loro, per il paese e per voi. plauso al pd.

  4. Anche noi del PAS abbiamo lo stesso diritto del doppio canale come il TFA! Abbiamo sostenuto 15 esami scritti e15 orali più la tesi! Inoltre,non dimentichiamo che il nostro tirocinio lo abbiamo fatto e continuiamo a farlo direttamente in classe con alunni veri da oltre 10 anni!!!!! Ma cosa dobbiamo dimostrare ancora???? PAS e TFA in gae!!!!!

  5. VORREI DIRE CHE NELL’ULTIMO CONCORSO SCUOLA 2016 CLASSE DI SOSTEGNO INFANZIA, SVOLTOSI IN EMILIA ROMAGNA, BOLOGNA, TANTI CON IL TFA SONO STATI BOCCIATI. MENTRE UNA PARTECIPANTE SENZA TFA MA CON LAUREA DI 5 ANNI E’ STATA PROMOSSA ALLO SCRITTO.PURTROPPO NON POTRA’ EFFETTUARE GLI ORALI POICHE’ SENZA TFA, CHE COME DIMOSTRATO A COSA SERVE? SOLO A FAR SPENDERE SOLDI AGLI STUDENTI?
    CIO’ DIMOSTRA CHE CHI HA IL TFA NON E’ PIU’ PREPARATO DI UNA LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE CONSEGUITA NELL’ANNO 2003.

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