Link. “Parziale vittoria. Ora l’ordine dei medici inizia a mettere in discussione la programmazione”
“Dopo aver emesso una tabella provvisoria che prevedeva un taglio nettissimo dei posti per i corsi a numero programmato nazionale, da 9513 a 8817 per Medicina e Chirurgia e da 7800 a 6991 ad Architettura, il Miur ha fatto un parziale passo indietro a seguito delle proteste delle associazioni studentesche, ristabilendo a 9224 il numero di posti per Medicina, lasciando tuttavia invariato il pesantissimo taglio su Architettura”.
Così una nota di Link Coordinamento Universitario sottolinea la “parziale vittoria” ottenuta, dopo la denuncia del taglio di più di mille unità: “una restrizione – definita dal portavoce nazionale di Link, Alberto Campailla – totalmente arbitraria e non supportata da alcuna motivazione di carattere strutturale, poiché gli stessi atenei hanno dichiarato di poter accogliere più studenti, né di carattere sanitario, poiché non esiste oggi una proiezione sufficientemente accurata del fabbisogno di salute per le prossime decadi”.
“Da anni – Alberto Campailla – chiediamo un ripensamento delle modalità di accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, che si stanno rilevando non solo inefficaci, ma anche dannose. Non si possono infatti trascurare le mancanze di specialisti che già oggi si palesano nel nostro Sistema Sanitario e, inoltre, l’intero sistema del diritto alla salute necessita sempre di più di essere rivisto alla luce delle trasformazioni demografiche e dell’ affermarsi di nuovi paradigmi della sanità pubblica”.
Forti della posizione attribuita all’ Ordine dei Medici che comincerebbe “a mettere in discussione questa programmazione”, i tempi sono maturi, conclude Campailla “per aprire un dibattito pubblico sul sistema di accesso alla formazione medica e sul modello di Sanità di cui si vuole dotare questo paese, dibattito che non può avvenire escludendo gli studenti”.
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