Scuola e Lavoro: 30mila giovani a Roma per lo “Young International Forum”

Chiude con quasi 30 mila presenze la tre giorni dello “Young International Forum” la manifestazione nazionale su Scuola, Lavoro ed internazionalizzazione che si è tenuta dal 28 al 30 settembre negli spazi dell’ex Mattatoio di Testaccio a Roma.
Tantissimi i giovani che hanno affollato gli stand delle università, le aree tutor e quelle che offrivano opportunità di lavoro alla ricerca di un’informazione, un’idea, un’opportunità per il proprio progetto di carriera, ma anche un luogo dove riprendere fiducia e motivazione. Gli orientatori di “Italia Orienta” hanno infatti incoraggiato i ragazzi durante i seminari e i laboratori che si sono tenuti a ciclo continuo per consentire la partecipazione ad una vasta platea.
“Quello sui giovani è il migliore degli investimenti che il paese possa fare. Se vogliamo rilanciare la crescita, dobbiamo lavorare sulle competenze oltre che sulle conoscenze, solo così i nostri ragazzi saranno più occupabili ed in grado di metter su nuove aziende e potenziare quelle già esistenti” ha dichiarato Mariano Berriola presidente della Fondazione educativa “Italia Orienta”, promotrice dell’evento.
Tra le domande più frequenti registrate tra gli stand dello Young International Forum ci sono state quelle su come si sceglie un corso di laurea, quelle riguardo la possibilità di ottenere una borsa per finanziare i propri studi in Italia e all’estero e opportunità di lavoro vero e proprio. Oltre ai giovani degli ultimi due anni delle superiori, ai tantissimi docenti e ai ragazzi neolaureati, quest’anno tra i visitatori dello YIF c’erano anche moltissime mamme in cerca di informazioni per il futuro dei propri figli.
Tra le mete all’estero più richieste dai ragazzi, sia per motivi lavorativi che di studio, ci sono Inghilterra, Francia e Stati Uniti, mentre Medicina resta il corso di laurea più gettonato tra i ragazzi che hanno intrapreso il percorso di orientamento con i tutor dello YIF. Interesse crescente anche per i corsi di laurea di Economia mentre, contrariamente al passato, Giurisprudenza sembra aver perso appeal tra chi è alla ricerca del proprio percorso di studio ideale.

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