Il Politecnico di Milano fra gli atenei che danno più occupabilità al mondo

Una nuova classifica mette in rapporto gli studi fatti con il lavoro ottenuto, il Politecnico di Milano primo in Italia

Arriva da Londra una nuova classifica, elaborata da QS Quacquarelli Symonds che ha indagato il rapporto fra la formazione degli studenti in trecento atenei al mondo e la loro occupabili in seguito al conseguimento del titolo di laurea.
Un’iniziativa, ancora sperimentale dunque, ma che qualche indicazione la porta già con se. La classifica rappresenta uno sviluppo rispetto agli studi dell’anno precedente, con una metodologia migliorata e un incremento di 100 università.
I 5 parametri della ricerca presi in considerazione sono stati:
Employer reputation (30%) Alumni outcomes (20%) Employer partnerships (25%)
Employer-student connections (15%) Graduate employment rate (10%)
Il Politecnico di Milano si è piazzato 37o al mondo per la percentuale di occupazione dopo la laurea; l’Università di Stanford e l’Istituto Tecnologico del Massachusetts (MIT) si posizionano in prima e seconda posizione, mentre l’Università Cinese Tsinghua le segue al terzo posto. Le università che si focalizzano maggiormente su scienza, tencologia, matematica e ingengeria, in particolare quelle tecnologiche, si posizionano molto bene in classifica.
I risultati principali per l’Italia includono:
In 37a posizione, il Politecnico di Milano è il miglior classificato tra le sei università italiane presenti quest’anno;
Tre altre università italiane si sono classificate tra le top 100: l’Università Cattolica del Sacro Cuore prende posto in classifica tra la numero 81 e la numero 90, mentre la Sapienza – Università di Roma e l’Università di Bologna (UNIBO) sono presenti tra la 91 e la 100;
L’Università degli Studi di Trento e l’Università degli Studi di Torino (UNITO) occupano rispettivamente due posizioni nel gruppo 201+;
Il Politecnico di Milano ottiene un punteggio di 99.8/100 relativamente alla QS’s Partnerships with Employers indicator, piazzandosi al secondo posto in tutto il mondo sotto questo parametro;
Ottiene anche un punteggio di 97.1/100 per il tasso di occupazione post-laurea, classificandosi terzo al mondo;
La top 20 comprende diversi istituti Americani (10), dell’UK e della Cina ( 3 ciascuno), dell’Australia (2), della Francia (1) e di Hong Kong (1).
Ben Sowter, responsabile della ricerca presso QS, ha detto: “L’edizione del 2017 di questa classifica evidenzia che le università che si concentrano su un forte Sistema scientifico e tecnologico sono generalmente tra quelle che ottengono il maggior successo riguardo all’occupazione degli studenti.”
Questo non può semplicemente essere attribuito a tali università in quanto un migliore Sistema scientifico e tecnologico comporta maggiore occupazione, infatti il tasso di occupazione dei laureati rappresenta solo uno dei cinque parametri che sono stati utilizzati per stilare la classifica di quest’anno, e inoltre il tasso di occupazione non è stabilito solo dalla singola aerea di studi.
Quest’anno, le nostre classifiche hanno analizzato 300 università. Essendo nella fase di lancio, QS ha deciso di dare alle università la possibilità di non participare all’analisi, rendendo questa classifica differente da quelle precedentemente pubblicate.
Sowter ha continuato: “Considerato che il mercato di occupazione globale cambia in un modo senza precedenti, gli studenti stanno focalizzando la loro attenzione nel binomio tra la scelta dell’università e la carriera futura. Crediamo che I dati elaborati con questa classifica si rileveranno fondamentali per prendere tale decisione.”

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