Festival dei Diritti Umani: Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche

Dopo il successo della prima edizione torna, dal 2 al 7 maggio alla Triennale di Milano, il FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI, manifestazione pensata per sensibilizzare tutta la cittadinanza al tema sempre più centrale dei diritti umani spesso violati anche vicino a noi.
Il FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI è organizzato da Reset-Diritti Umani, con il patrocinio della Presidenza della Camera dei deputati, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Città Metropolitana di Milano, del Comune di Milano, dell’Ordine degli Avvocati di Milano e di Amnesty International.
Il FESTIVAL vuole attirare l’attenzione sulla libertà d’espressione, sapendo che si tratta di un problema articolato, sempre più grave, come dimostrano le chiusure di giornali e le incarcerazioni di giornalisti, i vincoli imposti agli artisti e le abiure chieste agli scrittori, i limiti sollecitati per il web e i social network, accusati di fomentare odio e bullismo. In troppe nazioni manca totalmente o parzialmente il diritto a pensare, a parlare, a comunicare. È un diritto fondamentale perché comprende la possibilità di esprimersi senza essere censurati o addirittura rischiare la vita; la libertà di essere pienamente se stessi, rivendicando le proprie idee, convinzioni o stili di vita. La libertà d’espressione riguarda tutti gli individui, non fa distinzioni tra uomini e donne, tra chi è cittadino e chi non ha ancora i documenti per esserlo. La libertà d’espressione non ha frontiere, neppure in quest’epoca in cui la
grandezza del mondo può essere rimpicciolita nello schermo del nostro smartphone. La libertà d’espressione è fatta di parole e azioni, di inchiostro e bombolette spray, di ricerca artistica e comportamenti individuali. Ma la libertà d’espressione non può essere invocata quando sdogana sberleffi, offese e odio.
Il festival prevede incontri con gli studenti, proiezioni di documentari e una selezione di lungometraggi. E, ancora, mostre, convegni,
dibattiti e dialoghi con intellettuali e studiosi italiani e internazionali.
L’ingresso al Festival dei Diritti Umani è libero, fino ad esaurimento posti.

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