Fumo, un vizio …ecco i motivi per smettere

Intervita a CHIARA BENEDETTO – Professoressa di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Torino – Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia Ospedale Sant’Anna, Torino

FUMO E SESSO. Il fumo di sigaretta associato all’uso degli contraccettivi estro-progestinici può aumentare di 7 volte il rischio di ictus e di infarto. Bisogna inoltre sapere che: Il fumo incide anche sulla sessualità: il fumo ha un impatto negativo sulla salute sessuale delle donne, con un rischio doppio di sviluppare tali disturbi rispetto alle non fumatrici. Il fumo ha un effetto negativo anche sull’uomo in quanto ormai è assodata la correlazione tra la difficoltà a raggiungere un’erezione efficace (fino all’impotenza vera e propria) e il consumo di sigarette. Nell’uomo inoltre il fumo è correlato a una riduzione del desiderio, allo sviluppo di ansia durante il rapporto e a problemi nel raggiungimento dell’orgasmo.
Il fumo riduce l’eccitazione genitale o comunque incide sugli stimoli nervosi e ormonali delle ragazze: l’eccitazione
sessuale necessita di una buona irrorazione sanguigna. Il fumo può causare un danno della parete dei vasi arteriosi e venosi, causandone la progressiva ostruzione. Questo ha un impatto negativo sull’eccitazione sessuale femminile, riducendo ad esempio la lubrificazione vaginale. Inoltre, il fumo interferisce con la produzione degli ormoni sessuali femminili, gli estrogeni. Una ridotta concentrazione nel sangue di questi ormoni può causare irregolarità del ciclo mestruale.

Lo sapevate che il fumo è responsabile di …
 Danno e invecchiamento precoce della pelle
 Gengiviti e ingiallimento della dentina
 Ulcera gastrica
 Osteoporosi
 Aborti
 Cancro del cavo orale, dell’esofago, della laringe, della vescica, del pancreas, del fegato, della mammella e dell’ovaio
Si inizia sempre con poche sigarette al giorno perché si dice facciano meno male. È così? Non esiste una soglia di sicurezza sotto la quale il fumo non produce danni, anche perché le conseguenze tendono ad accumularsi nel tempo. È necessario tenere conto sia del numero medio di sigarette fumate ogni giorno che della durata del periodo di esposizione. Le mutazioni prodotte dalle sostanze cancerogene si sommano ma avvengono ogni volta in modo casuale, per cui il rischio aumenta con il passare degli anni.
Iniziamo subito con il fare chiarezza su un punto: le sigarette light fanno meno male? Il termine “leggere” (o light, o mild, o low tar) riferito alle sigarette è fuorviante, perché la differenza con quelle normali, in termini di effetti sulla salute, è irrilevante. L’idea che facciano meno male spinge invece a fumarne di più e soprattutto riduce le probabilità che il fumatore decida di smettere.
È vero che le ragazze fumano di più? I fumatori in Italia sono 11,3 milioni, il 22% della popolazione: 6,2 milioni di uomini (il 25,4%) e 5,1 milioni di donne (18,9%). Gli ex fumatori sono 6,6 milioni (il 12,8%) 4,6 milioni di uomini e 2 milioni di donne. Per la prima volta dal 2009 si osserva un aumento della prevalenza di fumatrici che sono passate dal 15,3% nel 2013 al 18,9% nel 2014.
Molte ragazze fanno uso della pillola che di per sè non ha effetti collaterali. Ma se invece viene associata al fumo cosa succede? I preparati contraccettivi estro-progestinici presentano un lieve aumento del rischio trombo-embolico a seconda del tipo di preparato. Il fumo di sigaretta associato all’uso degli estro-progestinici può aumentare di 7 volte il rischio di ictus e di infarto da 2-10 volte a seconda del numero di sigarette consumate. Il suo utilizzo è sconsigliato nelle fumatrici di età pari o superiore ai 35 anni indipendentemente dal numero di sigarette fumate.
I DANNI ALL’APPARATO GENITALE: SALUTE DELLE OVAIE Sappiamo tutti che il fumo è nocivo per la salute, ma non tutti sanno che fumare può compromettere la propria fertilità. Infatti il fumo di tabacco può danneggiare ovociti e spermatozoi e compromettere la fertilità aumentando il rischio di aborto dell’1% per ogni sigaretta fumata al giorno.
ANTICIPAZIONE DELLA MENOPAUSA L’esposizione al fumo di sigaretta nell’età adulta costituisce un fattore di rischio di anticipazione della menopausa. È stato infatti dimostrato che le donne fumatrici raggiungono la menopausa due anni prima rispetto alle proprie coetanee non fumatrici. Inoltre anche l’esposizione in epoca prenatale sembra accelerare l’invecchiamento delle ovaie con un’anticipazione dell’insorgenza della menopausa nella prole.
DANNO ONCOLOGICO I rischi oncologici legati al fumo di sigaretta variano da persona a persona. Il grado di rischio è determinato soprattutto dall’intensità e dalla durata del fumo (intesa come anni di consumo), dalla predisposizione genetica, dallo stile di vita e dal sovrapporsi di altri fattori di rischio ambientali .In particolare di sviluppare tumori mucinosi invasivi dell’ovaio aumenta di circa il 30% nelle fumatrici.
CANCRO DELLA MAMMELLA È stato riportato che nelle donne fumatrici il rischio di sviluppare tumori mammari aumenta di più del 10%, anche se l’associazione tra il fumo di sigaretta e tali tipi di tumori è ancora controversa. Diversi studi dimostrano che le pazienti che fumano al momento della diagnosi di tumore mammario hanno una sopravvivenza minore rispetto alle non fumatrici affette dallo stesso tipo di tumore. Anche le ex fumatrici continuano ad avere una sopravvivenza leggermente inferiore a quella di coloro che non hanno mai fumato.
TUMORE DELLA VESCICA Il fumo di sigaretta è riconosciuto come fattore di rischio per lo sviluppo di patologie infiammatorie della vescica ed è il più importante fattore di rischio di cancro della vescica. Tale rischio è correlato al numero di sigarette fumate quotidianamente, alla durata dell’abitudine al fumo e all’età alla quale si è iniziato a fumare. Studi scientifici presenti in Letteratura dimostrano che smettere di fumare aumenta la sopravvivenza in pazienti affetti da questo tipo di tumore.

LA BUONA NOTIZIA? Smettere di fumare non è un’impresa impossibile, circa il 40% dei fumatori ha provato a smettere almeno 3 o 4 volte, facili sono le ricadute soprattutto nei primi tre mesi…non bisogna scoraggiarsi, bisogna avere la costanza e la fermezza nel proseguire per una strada tortuosa, non priva di difficoltà ma con tanti benefici per il futuro della propria salute. Ma la buona notizia è che smettere di fumare porta a un miglioramento graduale della naturale fertilità e gli effetti dannosi del fumo si azzerano dopo un solo anno dal suo abbandono.

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