Prossemica

Il termine prossemica è stato coniato dall’antropologo Edward Hall nel 1968. Secondo Hall nella memoria biologica dell’uomo si riscontra la necessità di mantenere intatta una sfera di spazio vitale attorno alla propria persona che è stata stimata in 50-75 cm di raggio, una sorta di bolla invisibile detta “spazio personale”. Nello studio della comunicazione non verbale la prossemica è lo studio delle esigenze spaziali dell’uomo. La prossemica studia l’uso che l’uomo fa dello spazio, frapponendo distanze tra sé e gli altri per avvicinarli o allontanarli nella comunicazione. In media è all’età di 12 anni che il bambino diventa consapevole delle diverse zone spaziali. Hall per identificare l’intimità del rapporto tra interlocutori, le relazioni di dominanza e i ruoli sociali distingue 4 zone di distanza interpersonale:
Zona Intima – da 0 a 50 cm – E’ la zona più importante da osservare per leggere la comunicazione non verbale. Solo chi è vicino a noi emozionalmente potrà entrare in questa zona;
Zona Personale – da 50 cm a 1 metro – E’ la distanza che manteniamo dagli altri in tante occasioni come feste, aperitivi al bar, riunioni;
Zona Sociale – da 1 a 3-4 metri – E’ la distanza che rispettiamo dagli estranei o da chi conosciamo poco;
Zona Pubblica – oltre i 4 metri – E’ la distanza che usiamo all’esterno per sentirci a nostro agio.
La distanza interpersonale e i rapporti spaziali tra le persone giocano un ruolo fondamentale nel sentirsi a proprio agio o a disagio in una cetra situazione.
Come reagisci se una persona si avvicina troppo a te?      Ripristini la giusta distanza!

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Nicky Hayden vittima di un incidente drammatico

Next Article

Numero chiuso, Tar: i ricorrenti possono iscriversi. devono totalizzare un punteggio superiore all'ultimo iscritto

Related Posts