Attenzione e Selezione

Il cervello possiede un limite innato alla quantità di informazioni,  provenienti dall’ambiente,  che può processare in un dato periodo di tempo. Per evitare una situazione di “sovraccarico” si rende necessario che solo una parte di tutte le informazioni in ingresso vengano elaborate approfonditamente per poi diventare coscienti. L’elaborazione delle informazioni richiede l’utilizzo di diversi processi cognitivi come la percezione, l’attenzione, la memoria, il linguaggio e risorse cognitive come la capacità, la velocità e la strategia.
Selezionare, in base a qualche criterio, una cosa fra tante e elaborarla  tra sorgenti simultanee di informazione.
E’ molto importante sapere su cosa concentrarsi, come focalizzare la giusta attenzione e come mantenere la concentrazione per lungo periodo di tempo. Ho sviluppato la capacità di entrare in sintonia con ciò che è veramente importante trascurando quello che è insignificante nella mia attività agonistica. A livelli diversi di efficienza ognuno ha sviluppato tale capacità. Questo processo che rivolge la nostra consapevolezza verso stimoli rilevanti è chiamato attenzione selettiva.  Immagina un fascio di luce che viene orientato verso un punto, capita che informazioni inizialmente escluse dal focus attentivo perché giudicati poco importanti, vi hanno accesso successivamente perché sono modificate le condizioni di partenza.  Può accadere che focalizzarsi su un elemento limiti la possibilità di percepire altro. Se mi fisso su un dettaglio sbagliato o un pensiero distruttivo, tutto il resto non viene nemmeno percepito, sfugge alla mia consapevolezza. Sottovalutare uno stimolo rispetto ad un altro dipende dalle mie abitudini, se uno stimolo è distante dalle mie abitudini è grande il rischio che me ne accorga tardi.
L’attenzione non esprime un concetto unitario ma riguarda una varietà di fenomeni psicologici diversi tra loro. L’attenzione è un processo complesso con aspetti e manifestazioni differenti  tra loro e a volte contrastanti, anche la distrazione, che viene citata come la negazione dell’attenzione, è una forma di attenzione.
 

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