Osservatorio nazionale e fondi per 2,6 miliardi: tutti i numeri dell'edilizia scolastica

Valeria Fedeli durante il Pes Woman Summit al congresso del Partito Socialista Europeo nel centro congressi all’Eur. Roma 28 febbraio 2014 ANSA/ANGELO CARCONI

Edilizia scolastica centralizzata e programma dettagliato. Una necessità in tempi di crisi sismiche e della quasi totalità degli edifici non a norma nel Bel Paese.. Nasce così l’Osservatorio nazionale dell’edilizia scolastica: “Dopo 20 anni – sottolinea la  ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli – è stato ricostituito un Osservatorio Nazionale per l’edilizia scolastica, sede importante per fare una programmazione efficiente. E’ stato inoltre istituito un sistema di monitoraggio – continua – in modo che tutti possano verificare in qualsiasi momento dove e come avvengano gli interventi, grazie a un database che continuiamo ad aggiornare e implementare”. Novità dell’iniziativa del Mnistero la dotazione in ogni scuola di un fascicolo elettronico per il monitoraggio della spesa. 
2,6 miliardi (dei 9 dell’intero budget) verranno spalmati negli interventi del biennio 2018/2020, ma molti andranno al Sud dove ci sono gli edifici più degradati e a rischio sismico. Un incremento significativo si è raggiunto nel 2014 con un investimento che ha superato il miliardo di euro, fino a raggiungere l’attuale cifra. La spesa riguarderà sopratutto la messa in sicurezza sismica e ristrutturazioni: i tempi dei decreti tra fine luglio e primi di agosto.  Per gli adeguamenti contro il terremoto verranno spesi 813 milioni: 350 milioni per Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia; 347 milioni per le Province e le Città metropolitane; 106 per la diagnostica degli edifici e controsoffitti; 10 per rimettere in funzionalità le scuole colpite dal sisma. Mentre sono 150 i milioni previsti per le scuole dell’infanzia. Il resto, 1,7 miliardi, verrà stanziato per la nuova programmazione unica nazionale 2018-2020, sempre in merito agli interventi di edilizia scolastica. 
 
 
 

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