Sergio Chiamparino invia una lettera alla ministra Valeria Fedeli: "Il Piemonte è pronto al progetto DTT"

Casale Monferrato deve essere la sede del centro di ricerca sulla fusione nucleare. Una volontà imprescindibile quella del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino che, in una lettera inviata alla Ministra dell’istruzione Valeria Fedeli, ribadisce il forte interesse della regione a divenire sede del progetto Divertor Tokamak Testfacility (DTT). Il luogo individuato è quello di Casale, nel sito dell’ex Gaiero di Oltreponte della Biginelli, dove Chiamparino è pronto a fare tutto il necessario per “agevolare” la scelta del Miur, soprattutto dopo che il 6 aprile la X Commissione ha impegnato il Governo a stanziare 80 milioni di euro. Ma l’operazione fa gola anche ad altre regioni. Dalla Liguria, che lo verrebbe inserito nel sistema industriale del Levante e dove l’Agenzia nazionale per le nuove tecnolgie, l’energie e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) – responsabile del progetto in Italia –  opera già con molte aziende, all’Emilia Romagna, che ha già sondato il terreno con un incontro a Bologna tra vertici di Enea e amministratori coinvolti (Virginio Merola e Alfredo Del Moro, sindaco di Comugnano).
Il DTT è una parte del più ampio progetto Iter che sta sviluppando una centrale sperimentale per lo studio della fusione nucleare a Cadarache, nel sud della Francia.  L’operazione vale 2 miliardi di ricadute sul territorio e 500 milioni di investimento previsti, 7 anni la stima per la costruzione e 25 quelli per la sperimentazione: con un coinvolgimento di 1800 persone. Gli attori coinvolti nella partita sono diversi: Enea, il Governo italiano, Regione Piemonte, Comune di Casale e Iter (consorzio europeo che vede coinvolti tutti i maggiori paesi europei e internazionali per la ricerca dell’energia nucleare pulita). 

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