Iscriversi a scuola? Oggi si fa tutto online. Dalle 8 di martedì 16 gennaio alle 20 di martedì 6 febbraio è attivo il sito Iscrizioni on line, l’unico canale attraverso il quale è possibili fare la richiesta di iscrizione alle scuole, dalle elementari alle superiori. Per accedere al sito servono le credenziali che si ottengono registrandosi sempre attraverso le pagine del Ministero dell’Istruzione.
La scelta dell’istituto è personale, di solito legata alla vicinanza a casa per medie ed elementari e più all’orientamento dei ragazzi quella per la secondaria di secondo grado. Una decisione che segna per 5 anni, o 4 per chi sceglie il nuovo percorso del liceo breve attivo in 100 istituti in tutta Italia. Predilezioni personali e attitudini contano almeno per il 50%. Non si va al classico senza almeno una propensione per italiano e letteratura, visto che poi verranno anche latino e greco. Inoltre, non deve essere trascurata la voglia di faticare sui libri in alcuni percorsi più che in altri e viceversa per la manualità. Non ha senso un’iscrizione a un’istituto tecnico o professionale che dà un posto di lavoro subito dopo il diploma se non si è in grado di fare un disegno tecnico già alle medie.
Secondo la pedagogista Maria Michela Sebastiani, intervistata da Vanityfair, sono due gli errori più comuni. Scegliere esclusivamente in base al profitto della scuola media e focalizzare la scelta sulle possibilità lavorative. «Si fa ancora l’abbinamento “profitto elevato” quindi liceo; “profitto medio” quindi tecnico; “profitto scarso” quindi professionale. Conosciamo ragazzi che, per immaturità, hanno avuto scarsi rendimenti alla secondaria di primo grado, ma che poi hanno fatto un brillante percorso scolastico». Diversa la questione lavoro. «Focalizzare la scelta del percorso di studio sulle future prospettive di lavoro può essere una delle variabili da considerarsi, ma certamente non la principale. La velocità dei cambiamenti sia economico-ambientali, sia di sviluppo tipici dell’adolescenza, richiedono altre considerazioni, più centrate sulla formazione delle capacita di affrontare e gestire questi cambiamenti».
«Altro errore – dice Alessandro che insegna italiano al liceo delle scienze umane – è scegliere per forza un liceo, pensando che sia il meglio in assoluto, quando magari non è la scelta giusta per quello specifico studente. Considerare gli ITC e i professionali scuole di “categoria minore“». Frequente è anche scegliere una scuola perché gli amici la scelgono o perché è vicina a casa. Alla lunga non sono vantaggi se non si è tenuto conto delle proprie capacità.
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