Quando ieri mattina preside, maestre ed operatrici scolastiche dell’istituto comprensivo Battistini di Torino sono rientrati a scuola hanno avuto un’amara sorpresa. Il piano terra della primaria era stato devastato da teppisti durante la notte: muri, pavimenti, banchi, lavagne, un computer (che ha dovuto essere buttato) imbrattati usando i colori conservati negli armadi delle classi, hanno srotolato carta igienica, hanno preso quaderni dai banchi e ne hanno fatto un falò. I danni avrebbero potuto essere molto più gravi dal momento che chi si è introdotto nella scuola di Borgo San Paolo ha anche aperto i rubinetti dei bagni, per fortuna senza conseguenze e allagamenti.
«Abbiamo dovuto chiedere ai genitori di riportare a casa i bambini – raccontava ieri mattina, in attesa di sporgere denuncia in commissariato la dirigente Maria Teresa Furci -, è stato molto triste vedere la scuola in quelle condizioni. Comunque, le operatrici e il personale della cooperativa si sono subito messi al lavoro e domani (ndr. oggi per chi legge) i bambini torneranno in classe in una situazione normale». Ancora la preside: «La polizia è venuta a fare i rilievi: sono convinti che si sia trattato di una bravata. Non è stato rubato niente, gli uffici erano chiusi a chiave e non sono stati forzati. Ma noi siamo sconvolti nel vedere cosa possono fare dei ragazzi annoiati, ragazzi che per divertirsi decidono di profanare il luogo dei bambini. Hanno preso pennarelli, matite, dei panettoni che erano negli armadi ne hanno mangiato un po’ e il resto l’hanno buttato a terra».
Dopo l’incursione c’è anche preoccupazione per il futuro. «Questa scuola, come tante altre, non ha condizioni di vera sicurezza. Non c’è video sorveglianza e nemmeno un allarme. Nel weekend in particolare gli edifici sono davvero abbandonati a se stessi. Qui da anni, nonostante ci sia l’alloggio, non c’è il custode. L’accesso dal cortile, poi, è molto facile». E infatti i vandali devono aver scavalcato la cancellata di via Vigone e con una certa facilità sono poi entrati. In tante scuole, le porte sembrano «invitare» i malintenzionati. «Questo gesto lascia molta amarezza», riflette Maria Teresa Furci, la preside che con il suo entusiasmo ha salvato dalla chiusura la media Drovetti dell’Ic Racconigi. «Non hanno preso nulla, non volevano rubare nulla. Volevano distruggere. Forse non sapevano cosa fare il sabato sera e hanno pensato bene di venire a rovinare una scuola di bambini».
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