Sciopero esami, docenti propongono una sospensione. Studenti: "Commissione di Garanzia intervenga"

Con la sessione estiva alle porte molti studenti si stanno domandando se riusciranno a dare tutti gli esami previsti nel loro percorso di studi. Su di loro incombe lo sciopero degli appelli estivi – partirà il 10 giugno – proclamato dal Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria. Il secondo consecutivo dopo quello dell’autunno 2017.

I motivi? L’insufficienza delle risorse per sblocco degli scatti stipendiali attuato dal governo Gentiloni nell’ultima legge di Bilancio. Non solo. In quella norma lo scongelamento è postdatato di un anno rispetto agli altri dipendenti pubblici (da gennaio 2015 a gennaio 2016); favorendo, di contro, i docenti più giovani con un meccanismo di scatti biennale anziché triennale.  I prof non chiedono, infatti, la restituzione degli arretrati ma vorrebbero almeno che gli scatti mancati fossero riconosciuti a livello giuridico: altrimenti, ai fini dell’anzianità di servizio, è come se in quel periodo non avessero proprio lavorato. 

Ma con la formazione di un nuovo esecutivo così incerta come quella di queste settimane, non vi è nessun interlocutore con cui confrontarsi e a cui chiedere conto. Ed ecco che spunta una nota interna al Movimento dei prof in cui si valuta la possibilità di sospendere lo sciopero, non annullarlo, l’11 giugno per contrattare con il nuovo esecutivo, “politico” o “tecnico” che sia, e riprendere a settembre nel caso non ci fosse una risposta positiva. 
Lo sciopero è stato pensato in modo da minimizzare il danno per gli studenti: i docenti si sono impegnati a garantire almeno un appello nella sessione estiva e l’Autorità di Garanzia ha rincarato la dose autorizzando i docenti a scioperare purché garantiscano almeno 5 appelli l’anno, fra sessione autunnale, invernale ed estiva. Ma i disagi ci saranno comunque. E a risentirne maggiormente saranno le fasce più deboli: borsisti e studenti-lavoratori.
Gli studenti non ci stanno. Da mesi si battono per evitare uno scontro all’interno degli atenei per una sessione così importante. Ad aprile era stata la Link a lanciare una petizione in questo senso. Mentre ieri l’Unione degli Universitari ha chiesto all’Autorità di Garanzia di sospendere lo sciopero: “Ci rivolgiamo al Movimento e ai singoli docenti affinchè compiano delle scelte di buonsenso – dichiara Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale -. Se lo sciopero non dovesse essere sospeso, si tratterebbe di un atteggiamento irresponsabile. Lo stanno dicendo anche le decine e decine di studenti che stanno partecipando alla nostra fotopetizione in cui spiegano ai docenti perché lo sciopero li danneggerebbe: molti potrebbero perdere la borsa di studio o rinviare la laurea, molti dovrebbero rinunciare a un lavoro estivo fondamentale per potersi pagare gli studi – e conclude -. Nella situazione attuale è palese che non ci sarà una risposta dal governo nei tempi utili per sospendere lo sciopero prima che questo abbia i suoi effetti negativi sulla pelle degli studenti.”
 
[ngg_images source=”galleries” container_ids=”32″ sortorder=”429,428,430,431″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_slideshow” gallery_width=”600″ gallery_height=”400″ cycle_effect=”shuffle” cycle_interval=”10″ show_thumbnail_link=”1″ thumbnail_link_text=”[Mostra miniature]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Ad EBEC Challenge Italy il Sud batte il Nord

Next Article

Contratto di Governo, ecco come cambierà la scuola con Di Maio e Salvini

Related Posts