Spacializzazione Medicina, ecco il test a prova di truffa

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Il bando per l’ammissione alle Scuole di specializzazione medico-sanitaria è pubblico e ha una data: 17 luglio. Quest’anno il Miur ha assicurato che la prova sarà a prova di truffa. I contratti di formazione medica specialistica sono stati al centro di molte proteste da parte degli studenti; le borse di studio, infatti, scarseggiano.
Quelli finanziati dallo Stato (la maggioranza) sono aumentati di sole 95 unità, passando da 6.105 ai 6.200 di quest’anno. A questi andranno aggiunti i posti finanziati dalle regioni, da altri enti pubblici o privati, i posti riservati ad alcune categorie. I contratti disponibili per ogni Scuola di specializzazione saranno indicati una volta definito il fabbisogno dei medici specialistici per il triennio 2017-2020: serve attendere l’accordo della Conferenza Stato-Regioni, rinviato nella seduta dello scorso 10 maggio.
A partire da venerdì 25 maggio sarà possibile effettuare le operazioni di iscrizione al concorso nazionale, esclusivamente on line, accedendo al portale www.universitaly.it. La prima parte della procedura di iscrizione si chiuderà alle ore 15 di martedì 5 giugno. Per il pagamento del bollettino, invece, ci sarà tempo fino a una settimana dopo la pubblicazione del decreto integrativo contenente la suddivisione dei posti per la scuola. Lo stesso vale per i canditati dei contratti aggiuntivi regionali o di altri enti.
L’esame consiste in una prova scritta che prevede la soluzione, in un tempo di 3 ore e 30 minuti, di 140 quesiti a risposta multipla, ciascuno con cinque possibili risposte. I quesiti riguardano gli argomenti del Corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e argomenti legati ai settori scientifico disciplinari di riferimento delle diverse scuole. Per lo svolgimento della prova, i candidati avranno a disposizione computer non connessi a internet: la procedura di autenticazione, come avviene per il testo di ingresso di Medicina, sarà identificativa si una sola persona.
La prova, inoltre, è di carattere nazionale dal 2014. Questo dopo una lunga battaglia dei giovani medici a cui diede ascolto la ministra Maria Chiara Carrozza. Prima le selezioni erano locali e molto discusse. Il punteggio massimo possibile è pari a 147 punti ed è frutto della somma dei titoli (massimo 7 punti) con il punteggio conseguito nella prova (massimo 140 punti). A proposito dei titoli, il voto di laurea vale al massimo 2 punti, il curriculum 3 punti e altri titoli 2 punti.

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