Marco Bussetti, quando il ministro del Contratto 5Stelle-Lega elogiava la "Buona Scuola"

Dopo la sindacalista Valeria Fedeli è arrivato al Miur il nuovo ministro dell’Istruzione, l’ex professore di educazione fisica Marco Bussetti. Lombardo, laureato con 110 e lode in Scienze Motorie presso l’Università Cattolica di Milano,  leghista doc, molto vicino al “capitano” Matteo Salvini. Non solo, il nuovo inquilino di Viale Trastevere è uno che il burocratese lo mastica; una delle sue ultime occupazioni, infatti, è stata quella di Responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. 
Dopo la notizia della sua nomina a ministro hanno esultato (e lo hanno elogiato sui social network) soprattutto i giocatori della squadra di basket di Gallarate che ha allenato per un periodo di tempo.  La seconda azione è stata invece cancellarsi da Facebook. Fino a qualche ora prima il suo profilo era accessibile a tutti, poi il buio.
 


5 stelle avevano presentato prima delle elezioni Salvatore Giuliano, il preside dell’Istituto Ettore Majorana di Brindisi, uno che l’innovazione a scuola l’ha fatta e continua a farla anche adesso. Giuliano nel 2010 ha dato vita al progetto Book in progress: una rete di scuole che usa materiali didattici sostitutivi dei libri di testo, scritti dai docenti. Artefice dell’idea di ridare vita alla Cittadella della ricerca a Brindisi realizzando un centro di cultura e formazione, uno spazio capace di ospitare gli studenti e di collegare la scuola secondaria superiore all’Università già presente sul territorio oltre che alle aziende. 
Giuliano, che ha contribuito ai laboratori di preparazione della “Buona scuola” renziana, si era detto pronto a “smantellarla” secondo la volontà dei pentastellati che lo avevano presentato come il loro ministro dell’Istruzione. E il nuovo ministro Bussetti cosa ne pensa della riforma targata Partito Democratico? Un giudizio più che positivo. Almeno dalle dichiarazioni rilasciate in questo video nel 2017.

 
Un vero e proprio trionfo, almeno per il funzionario del Miur Marco Bussetti che parlava di “ottima legge”. Così come dell’alternanza scuola-lavoro, definita inefficace dal contratto gialloverde: “È un buon modo per dare significato al proprio studio, la competenza la acquisisci solo associando la teoria al fare”, aveva detto a Repubblica.
Le uniche battaglie degne di memoria del ministro sono quelle per l’alfabetizzazione motoria nella scuola primaria e per l’inserimento degli insegnanti di ginnastica fin dalla prima elementare per dare il giusto valore all’educazione fisica. Un provvedimento presente tra i propositi del nuovo esecutivo e che se venisse attuato sarebbe una buona risposta ai numerosi diplomati Isef senza occupazione. 
Poi l’inserimento della settimana corta a scuola, per evitare di accendere il riscaldamento a scuola il sabato. La partecipazione al tavolo di lavoro per la sperimentazione (mai partita) del liceo in quattro anni. Poi l’appoggio alla campagna del comune di Milano per la vaccinazione gratuita delle bambine di 11 anni contro il papilloma virus e le dichiarazioni equilibrate riguardo l’abbigliamento, a volte fuori contesto, delle studentesse a scuola.
In politica Bussetti non ha esperienze e sembra destinato a non brillare. Scarsa conoscenza dell’inglese e del francese a parte (così si legge nel corriculum). Ma questo potrebbe non essere totalmente un punto a suo sfavore, basti ricordare che il suo predecessore non ha brillato fatto di sincerità sotto questo aspetto. 
 
 

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Maturità 2018, sono online i nomi dei commissari esterni sul sito del Miur

Next Article

Sciopero esami, a Pavia il prof non aderisce ma non si presenta all'appello

Related Posts