A fuoco la casa di Babbo Natale, poi le fiamme hanno invaso alcune aule
Dairago (Milano), 14 gennaio 2019 – Un furioso incendio. Con le fiamme divampate nel cuore della notte. Forse una bravata, ma il rogo ha poi investito la scuola primaria Giovanni Bosco, rendendo al momento impraticabili una ventina di aule. In fumo la casetta di Babbo Natale, dove sè è innescato il fuoco. È accaduto a Dairago, nel legnanese. Fiamme alte più di quattro metri hanno praticamente raso al suolo, verso le 3 della notte tra sabato e domenica, la piccola struttura in legno posizionata in via suor Chiara Tribolo, che per il periodo natalizio ha ospitato Babbo Natale. L’incendio, accompagnato da un denso fumo nero, ha investito la facciata della scuola devastando due aule al piano terreno ed una al primo piano. Il fumo nero prodotto dalla combustione ha poi proseguito il cammino lungo i corridoi interessando l’intera struttura, incluse le aule laboratorio e gli uffici.
Ieri mattina alla luce del sole il sindaco Paola Rolfi e la dirigente Giuseppina Francone, insieme ai vigili del fuoco, hanno potuto rendersi conto, visionando l’intero plesso dairaghese, dell’effettiva portata del danno ed hanno concordato la chiusura temporanea dell’intero edificio. Nel frattempo, i carabinieri sono all’opera per stabilire eventuali responsabilità per quanto accaduto. Non si esclude infatti l’ipotesi del dolo. Sulla base di alcune informazioni raccolte subito dopo il rogo, l’illuminazione della casetta di Babbo Natale era stata disinserita già da qualche giorno e quindi l’eventualità che un corto circuito possa aver generato l’incendio appare veramente remota. Si cercano quindi eventuali colpevoli per un gesto che, da semplice bravata, ha prodotto un danno che potrebbe ammontare a parecchie decine di migliaia di euro. La dirigente Giuseppina Francone ha confermato che «tutta la scuola deve essere bonificata prima di autorizzare nuovamente l’accesso». Sicuramente le aule investite dal fumo andranno ritinteggiate, si dovrà però mettere mano anche alle altre classi e agli uffici dove regna l’odore di bruciato. Disagi anche per una classe della scuola secondaria di primo grado, che non potrà usufruire della mensa situata nella scuola incendiata.
Il primo cittadino Paola Rolfi ha firmato ieri mattina in tutta fretta la prima ordinanza del nuovo anno, ordinando la chiusura della scuola per tre giorni. Mercoledì nuove verifiche. Disagi ovviamente anche per le famiglie che dovranno provvedere a indirizzare i figli da qualche nonno o parente. Sono più di trecento gli studenti che questa mattina non possono ripresentarsi in classe. Un gesto, qualora risultasse premeditato, dalle conseguenze pesanti per tutta la comunità di Dairago e sul quale si tenterà di fare luce.
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