Sostegno scolastico, Bussetti apre a 14mila specializzandi ma non basta

Il ministro Marco Bussetti lo aveva promesso in ottobre e ieri ha posto la firma sul decreto che distribuisce i posti alle Università per 14.224 specializzandi nel sostengo. Visto il taglio di oltre 4 miliardi all’Istruzione nella Legge di Stabilità nel 2020 – dove proprio i fondi al sostegno sono stati una delle vittime principali – il Miur è dovuto ricorrere ai ripari. L’obiettivo? Arrivare a 40mila insegnanti di sostegno entro tre anni.
 


Il decreto individua anche le date delle prove di accesso ai corsi. Le prove si terranno: il 28 marzo di mattina per la Scuola dell’infanzia e di pomeriggio per la Scuola primaria, il 29 marzo di mattina per la Secondaria di I grado e di pomeriggio per la Scuola secondaria di II grado.
Qual è la situazione in Italia? Secondo l’ultimo report dell’Istat solo una scuola su tre e una su quattro al Sud è a norma per quanto riguarda le barriere architettoniche. Inoltre, il 36% degli insegnanti per il sostegno viene selezionato dalle liste curriculari, cioè liste degli insegnanti destinati all’intero gruppo classe, non formati per il sostegno, dal momento che la graduatoria degli insegnanti specializzati per il sostegno non è sufficiente a soddisfare la domanda.
Ma attenzione al dato complessivo positivo, cioè che il rapporto è di 1,5 ragazzi per insegnante di sostegno, in linea con le raccomandazioni ministeriali, che fissano la soglia di 2 ragazzi per insegnante. La realtà dei fatti è che non tutti questi insegnanti di sostegno sono formati in modo idoneo, perché le persone specializzate non sono abbastanza. In altre parole alcuni bambini hanno insegnanti specializzati e altri no. “Partiamo con questi primi 14mila posti e – ha affermato il ministro – proseguiremo nei prossimi due anni, con una precisa programmazione che mette al centro il bene della scuola e degli studenti con disabilità”.
Un insegnante di sostegno per portare davvero un apporto positivo al bambino deve essere competente. Non ci si può certo improvvisare insegnanti di sostegno. Eppure nel 13% delle scuole italiane nessun insegnante per il sostegno ha frequentato un corso specifico nel corso dell’ultimo anno scolastico, nel 61% delle scuole lo hanno fatto soltanto alcuni di essi, e solo nel 26% delle scuole tutti gli insegnanti di sostegno hanno fatto almeno un corso di formazione. Eppure gli alunni con sostegno sono sempre di più: 165.260 nell’anno scolastico 2017-18, il 3,7% degli alunni complessivi, con un aumento del 27 solo negli ultimi dieci anni e nel 70% dei casi sono maschi. Ci sono infatti 213 alunni maschi con sostegno ogni 100 femmine.

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