Precari scuola, Busseti: "Esperienza pregressa sarà inserita nei nuovi concorsi"

Il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, Marco Bussetti, alla presentazione del corso di laurea in Scienze Gastronomiche Mediterranee promosso dall’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ alla Reggia di Portici (Napoli), 09 luglio 2018. ANSA/CESARE ABBATE

I precari della scuola sono sempre di più.  Ed è stato questo Governo, vista l’urgente decessità di insegnanti e svuotate le graduatorie a scorrimento, ad annunciare una soluzione imminente. Ad oggi, però, ancora nulla di certo sembra essere sulla scrivania del ministro Marco Busetti.
“Bussetti: “Sappiamo di avere un problema di reclutamento e vogliamo procedere in maniera celere. I nuovi concorsi terranno conto delle carriere già avviate quindi per chi ha già avuto esperienza, questa verrà tenuta in considerazione – ha dichiarato il capo di Viale Trastevere durante la tramissione Fuori Tg di Rai 3 – Alcuni concorsi sono stati già avviati, penso a quelli dei dirigenti scolastici che erano 17 anni che non venivano fatti. Per i docenti precari, seconda e terza fascia, stiamo studiando delle soluzioni”.
Rimanendo vago sul possibile aumento di stipendio degli insegnanti italiani, il più basso d’Europa. “Per le maggiori possibilità di carriera noi sappiamo che bisogna fare di più. L’obiettivo è sempre quello di pensare agli studenti”.
In studio Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, sottolinea la grave situazione in cui versano le scuole italiane in fatto di edilizia. “Abbiamo gli uffici scolastici più vecchi d’europa. Il ministero i soldi li tira fuori ma noi la tirata d’orecchio la facciamo agli uffici regionali perché la macchina è ancora troppo lenta”. E il ministro ricorda come siano stati messi a disposizione 3 miliardi di euro direttamente a comuni e città metropolitane per le ristrutturazioni più urgenti e le messe a norma di molti edifici della Penisola.
 


Il ministro difende poi l’autonomia scolastica, sotto accusa per il sempre maggiore divario tra Nord e Sud. Aumentato negli ultimi anni. “L’autonomia scolastica già in atto dal 1999 – ha puntualizzato il ministro – ed è adatta e coerente ai tempi. Da la possibilità di responsabilizzare il corpo docenti nel soddisfacimento e nel miglioramento dei nostri studenti. Un bell’esempio è l’istituto agrario Zanelli di Reggio Emilia, dove la sinergia tra attività locali e scuola migliora l’apprendimento degli studenti nelle materie didattiche affrontate”.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

L'Italia delle scuole, approfondimento del ministro Bussetti in diretta a FuoriTg

Next Article

Medicina, inviata agli atenei circolare per i tirocini per l'Esame di Stato

Related Posts