Diplomati magistrali, 48 mila selezionati con semplice colloquio nelle scuole

Foto Lapresse – Matteo Corner 08/01/2018 Milano – ItaliaCronaca Manifestazione contro il precariato nella scuola

Nel silenzio si stanno svolgendo le assunzioni “sanatoria” per portare nelle graduatorie di arruolamento della scuola i diplomati magistrali, categoria di insegnanti dell’infanzia e della primaria che nelle ultime stagioni ha rivendicato rumorosamente il proprio diritto alla cattedra. Secondo i dati del ministero dell’Istruzione, elaborati dalla Federazione dei lavoratori della conoscenza della Cgil, per il concorso non selettivo – un colloquio orale senza valutazione –  hanno fatto domanda 48.472 aspiranti. Bene, un terzo di queste – 15.908 è il numero – sono già docenti di ruolo, a tempo indeterminato.
Molte le maestre che hanno già cattedra e ferie pagate partecipino a un nuovo concorso-sanatoria, cosa possibile secondo recenti sentenze. Diecimila di queste sono state costrette a passare per la “prova straordinaria Bussetti” (è stato il primo provvedimento preso dal ministro, in apertura di legislatura) poiché l’ultima ordinanza del Consiglio di Stato aveva aperto la strada al loro licenziamento: impugnazione della clausola risolutiva, si chiama. Altre seimila docenti in cattedra hanno usato lo strumento come una leva per far crescere la possibilità di un loro trasferimento. In tutto, tra precarie e già assunte, sono 12.660 le partecipanti alla sanatoria per motivi di mobilità, ultima anomalia dei concorsi scolastici italiani.
I colloqui non selettivi si stanno svolgendo all’interno degli istituti scolastici del Paese. Ha avuto accesso al concorso su misura chi era in possesso di un diploma magistrale abilitante e gli stessi laureati in Scienze della formazione primaria purché, negli ultimi otto anni scolastici, avessero svolto almeno due anni di servizio anche non continuativo. Due stagioni di supplenze, anche a spezzoni. Per la prova, settanta punti su cento sono assegnati in virtù dei titoli posseduti (il servizio, da solo, ne vale cinquanta) e trenta per il colloquio orale di natura didattico-metodologica. Tra i titoli valutabili ci sono il superamento di concorsi precedenti e altre abilitazioni di livello universitario.
Coloro che passeranno la nuova prova entreranno in una graduatoria di merito: le 48 mila diplomate magistrali (più poche laureate in Scienze della formazione primaria) saranno posizionate in coda al gruppo che ha vinto il concorso ordinario 2016 e non è stato ancora assunto. Non mancano le problematiche: in Sicilia, ad esempio, gli ingressi in ruolo sono così ingolfati che i vincitori 2016 sono ancora bloccati in graduatoria.

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  1. Ma è normale che la giustizia venga data dalla fortuna? Perché chi ha potuto avere 2 anni di supplenze non è stato più bravo ma più fortunato ad avere incarichi temporanei con il bene placido di molte segreterie.

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