Il Trono di Spade (Games of Thrones) è giunto al termine dopo 8 stagioni e quasi dieci anni di messa in onda. L’enorme successo della Serie Tv a perfino ispirato la la ricerca scientifica, in particolare dell’Università canadese di British Columbia. I ricercatori hanno infatti riscontrato in questa lunghissima serie uno spunto per poter studiare i personaggi dal punto di vista antropologico. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sul British Journal of Sports Medicine. Ma in questo campo non rimangono indietro nemmeno i ricercatori australiani provenienti dalla Macquarie University of Sidney, che si sono cimentati nello studio della probabilità di sopravvivenza dei singoli personaggi della serie.
Si tratta di un adattamento televisivo del ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song of Ice and Fire) di George R. R. Martin. Si tratta di una serie che è riuscita a incantare con una storia che vanta tanti personaggi e una trama ricca di intrighi politici, economici e religiosi mentre forza oscure e magiche riemergono in un inverno gelido e senza precedenti.
I ricercatori canadesi si sono lasciati incantare dalla varietà e complessità dei personaggi della serie, rendendoli oggetto di una vera e propria ricerca scientifica. Dalla British Columbia è infatti iniziato uno studio sulle personalità dei personaggi della serie per comprendere le forze che muovono i personaggi a combattere e quelli che invece tendono a fuggire dal pericolo. A detta dei ricercatori, questa serie potrebbe essere uno spunto per comprendere le dinamiche che spronano o inibiscono una persona nelle proprie azioni quotidiane. In questo modo si potrebbe combinare la fisiologia fantasy con la neurochimica reale.
All’Università di Sidney alcuni ricercatori hanno invece approcciato il Trono di Spade in un modo leggermente diverso. L’oggetto di ricerca degli australiani consiste infatti nella probabilità di sopravvivenza dei singoli personaggi della serie su base statistica. Come pubblicato sulla rivista Injuries Epidemiology, “la probabilità di sopravvivenza risulta peggiore per i personaggi maschi e per chi ha bassa estrazione sociale, per chi non ha mai cambiato alleanze o per chi appare di più”. Al di là della trama, l’interesse delle riviste scientifiche per questa serie è anche di tipo medico. Basti pensare alle citazioni su PubMed dell’articolo pubblicato da Jama Dermatology in merito al morbo grigio, in cui Jules Lipoff dell’Università della Pennsilvanya lo descrive come un vero morbo simile alla varicella. Ma il Trono di Spade non ha appassionato solo gli scienziati. Questa serie tv ha ispirato studi anche di tipo umanistico in merito alle violenzeperpetrate sulle figure femminili o ancora ai libri che mescolano filosofia e cultura popolare.
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