Alunni in palcoscenico e adulti in platea per un originale spettacolo dedicato al tema della privacy. Si chiama “A scuola con la privacy” l’iniziativa promossa dal Miur, lo scorso 12 giugno, in collaborazione con l’Autorità garante dei dati personali che, al teatro Eliseo di Roma, ha visto 10 bambini delle scuole primarie e secondarie di I grado “salire in cattedra” per spiegare agli adulti quali sono i rischi e le potenzialità che il trattamento di un dato può generare.
Tra i temi illustrati nel corso della performance “big data”, “privacy”, “data profiling” – parole chiave per ogni modello di business digitale – termini per certi aspetti insidiosi perché, pur sinonimi di opportunità, allo stesso tempo interessano la sfera delle libertà individuali e della democrazia. Da qui la necessità di trovare un approccio adeguato per cogliere le opportunità ma scongiurando i rischi per i diritti sociali
“I bambini hanno insegnato agli adulti che cosa fosse la normativa sulla trattamenti dei dati personali, affrontando un excursus storico che, dalle origini, è arrivato al futuro, fino a toccare il tema sempre più attuale della disintossicazione dal digitale e della razionalizzazione dell’uso dei smartphone per evitare cali di attenzione – afferma Federico Bergaminelli, autore e regista dello spettacolo”. I giovani attori, dunque, dai 9 agli 11 anni d’età, attraverso un linguaggio semplice e diretto e la forma del dialogo hanno esposto i concetti e illustrato la normativa di riferimento, mentre una slide illustrativa scorreva tra un argomento e l’altro”.
Il pubblico ha reagito con speciale partecipazione allo spettacolo, davanti al divertimento degli studenti che hanno dato prova di grande bravura nel tenere la scena. “I nostri ragazzi oltre a dare un grande esempio di valore attoriale si sono davvero divertiti, vivendo un’esperienza personale entusiasmante”, ha aggiunto Bergaminelli.
“E’ stata celebrata una iniziativa che ha due elementi fortemente interessanti – ha detto il viceministro all’Istruzione, Lorenzo Fioravanti – Il primo è una classe capovolta, e cioè gli studenti che fanno lezione agli adulti, l’altro è che è stato affrontato un tema importantissimo: quello della sicurezza dei dati, della privacy, della nuova economia che accumula tante informazioni che non siamo ancora in grado di gestire in modo appropriato”. “L’idea è sempre quella che ogni iniziativa che si dimostra innovativa, intelligente ed efficiente deve essere un prototipo per altre scuole – ha concluso Fioravanti – Quella di oggi ha tutte le caratteristiche per essere replicata”.
Related Posts
Via libera del Senato al ddl Valditara sul voto in condotta
Fortemente voluto dal ministro dell'Istruzione, il ddl prevede diverse novità relative al comportamento degli studenti: bocciatura con il 5 in condotta, 'esamino' con il 6 e sanzioni in caso di violenze. Il provvedimento passerà adesso alla Camera
19 Aprile 2024
Ddl Valditara, voto in condotta e sospensioni: multa fino a 10mila euro per chi aggredisce i prof
Tornano i giudizi sintetici alla scuola primaria
17 Aprile 2024
Meta lancerà entro l’anno il metaverso per la scuola, anche in Italia
Funzione dedicata, accessibile con i visori della società Quest
16 Aprile 2024
Piano estate, 400 milioni alle scuole per tenerle aperte tra giugno e settembre
I docenti potranno aderire ai progetti su base volontaria e saranno pagati per le attività, seppure nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati
12 Aprile 2024