Scuola: Mef, via libera assunzione oltre 53.000 docenti

Dopo la richiesta del ministero dell’Istruzione del mese scorso

Il ministero dell’Economia ha dato il via libera all’assunzione di 53.627 docenti dopo la richiesta del ministero dell’Istruzione del mese scorso che chiedeva l’autorizzazione ad assumere “complessive 58.627 unità”. Lo si legge in una nota del Mef.
Il ministero dell’Istruzione ne aveva chiesti cinquemila in più per coprire i vuoti nella pianta organica. Le Finanze: “Nel biennio diminuite le iscrizioni degli studenti”. I sindacati: “Con tutti questi supplenti precari le cattedre sono poche”
Il ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite la Ragioneria generale dello Stato, ha dato il via libera all’assunzione di 53.627 docenti per l’Anno scolastico 2019-2020. “Nell’ambito della procedura di autorizzazione al reclutamento del personale docente, che prevede un’istruttoria diretta a riscontrare le effettive esigenze di reperimento di nuovo personale”, riferisce una nota del Mef,  “il ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca il 3 luglio scorso aveva formulato una richiesta di autorizzazione ad assumere 58.627 unità, corrispondenti ad altrettanti posti vacanti e disponibili in dotazione organica”. Nella richiesta, si legge ancora nel comunicato, non veniva tenuta in considerazione la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell’ultimo biennio, connessa con il calo della natalità. “Al riguardo – sottolinea infine la nota – il Mef ha più volte evidenziato che le dotazioni organiche complessive e la distribuzione delle stesse tra le regioni sono definite specificamente in base al grado di densità demografica e alla previsione dell’entità e della composizione della popolazione scolastica”. Per questo il numero si è ridotto a 53.627 unità: cinquemila in meno dei richiesti.
I docenti che prenderanno ruolo dal prossimo Primo settembre sono 3.700 in meno rispetto a quelli richiesti dal ministro Bussetti (e tutti accettati dal Mef) per la stagione 2018-2019. E, se si guarda alle precedenti amministrazioni scolastiche, sono 1.600 in più rispetto a quelli ottenuti dalla ministra Fedeli nel 2017. Se si confrontano le “assunzioni Bussetti” con la Buona scuola di Renzi-Giannini, poi, si vede che oggi si chiamano 26 mila insegnanti in più rispetto all’estate 2016, stagione che però scontava le assunzioni record del 2015. Rispeto al primo anno di applicazione della contestata Legge 107, sono 40 mila in meno le assunzioni: il 2 Settembre 2015 la ministra Stefania Giannini annunciò 93 mila cattedre, 38 mila a settembre più 55 mila per il potenziamento a novembre.
La Cgil riteneva insufficienti già la richieste di Bussetti per il 2019-2020, tanto più dopo i tagli del Mef. Roberto Della Ragione, portavoce del Coordinamento nazionale docenti Gae-Gm-vincitori di concorso, attacca: “Con 140 mila precari queste assunzioni sono una miseria”.
ansa e repubblica

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