Sono 8.905 i contratti di formazione medica specialistica per l’anno accademico 2018/2019, a fronte dei 6.934 assegnati lo scorso anno. I numeri definitivi, frutto di ulteriori comunicazioni pervenute dalle Regioni, sono stati diffusi oggi dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, durante il Question Time alla Camera dei deputati. Degli 8.905 contratti disponibili, ha sottolineato il Ministro, “ben 8.000 sono finanziati con risorse statali”. Si tratta, nel dettaglio, di “1.800 contratti statali in più rispetto allo scorso anno (+29%)”. I contratti erano, infatti, 6.200 un anno fa e 6.109 l’anno precedente. Ai contratti statali “vanno aggiunti – ha detto Bussetti – ulteriori 741 contratti finanziati con fondi regionali (a fronte dei 640 dello scorso anno), e 164 con risorse di altri enti pubblici o privati (per il 2017/2018 erano solo 94)”. Proprio l’altro ieri, “è stato pubblicato sul sito del MIUR il decreto con il riparto tra le Università, per il 2018/2019, dei posti presso le Scuole di specializzazioni mediche e oggi – a seguito di successive comunicazioni delle Regioni sui contratti finanziabili con risorse regionali – sarà pubblicato sul sito un nuovo decreto, integrativo del precedente, che prevede questo ulteriore aumento di posti”, ha detto il Ministro aggiungendo che “questo Governo è impegnato a ridimensionare considerevolmente la questione ‘dell’imbuto formativo’, consentendo a un numero ben maggiore di laureati in Medicina e Chirurgia di accedere alle scuole di specializzazione e a quelle di formazione specifica in Medicina generale”.
“Inoltre, per quanto riguarda l’altra strada percorribile per poter entrare a pieno titolo nel Servizio Sanitario Nazionale, – ha aggiunto il Ministro – il numero di borse disponibili per l’accesso al corso di formazione specifica in Medicina generale è stato progressivamente e significativamente incrementato negli ultimi anni, passando da 1.018 unità per il triennio 2014-17 a 2.093 unità per il triennio 2018-21, con un incremento percentuale pari al 106%”.
“È mia ferma intenzione proseguire, anche nei prossimi anni, nella direzione intrapresa di un costante aumento dei contratti delle specializzazioni mediche per dare ai nostri giovani medici la concreta possibilità di completare il proprio percorso formativo e di ottenere la specializzazione necessaria, come noto, per l’ingresso nel Servizio Sanitario Nazionale”, ha concluso Bussetti.
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