Governo Conte 2: ecco i nomi possibili per l'Istruzione

Il governo Conte 2 sta nascendo sotto il buon auspicio di molte figure di primo piano – sia italiane che non, come il “Giuseppi Conte” di Donald Trump – ma è ancora nella fase di collaudo tra le varie forze politiche. Siamo nei cosidètti giorni della quadratura dove la composizione dei nomi in campo formeranno la rosa definitiva, e ogni accordo politico è al di là dall’essere scontato.
Benché un nodo fondamentale è ancora lungi dall’essere sicolto (Di Maio viceministro si o no) impazza nelle ultime ore il totoministri. Perfino la satira non la manda a dire. Ecco ad esempio la proposta della pagina “Feudalesimo e Libertà”.
 


Tra i tanti nomi che sono emersi in questi giorni, quelli di coloro a cui andrebbero assegnati i ministeri in questo governo, ne sono emersi alcuni anche per quanto riguarda il ministero dell’Istruzione. Al momento sarebbero quattro i nomi possibili per questa carica: si tratta di Alberto Bonisoli, Dario Franceschini, Nicola Morra e Salvatore Giuliano.
Chi sono questi personaggi? Partiamo con Dario Franceschini, che comunque sarebbe un ministro a sorpresa considerata l’appartenenza al PD; le voci che lo danno come ministro dell’Istruzione, infatti, risulterebbero scarsamente fondate, anche se in momenti come questo tutto può succedere. Franceschini è un anti-renziano che ha fatto parte dei governi D’Alema e Amato ed è stato ministro per i rapporti con il Parlamento nel corso del Governo Letta. Tra gli altri incarichi ha ricoperto anche il ruolo di ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo prima nel governo Renzi e poi nel governo Gentiloni.
Il secondo tra i nomi, quello di Alberto Bonisoli, fa riferimento a colui che dal 1° giugno 2018 ha ricoperto la carica di ministro dei Beni e delle Attività Culturali nel governo Conte e che, dal 2012, è direttore della Nuova accademia di belle arti di Milano. Bonisoli è stato anche decano della Domus Academy, scuola di design di Milano, per cinque anni.
Tra i papabili candidati al ministero dell’Istruzione c’è anche Nicola Morra, uomo dei 5 Stelle, che a partire dal 14 novembre 2018, dopo essere stato presidente del proprio gruppo parlamentare, è diventato presidente della Commissione parlamentare antimafia. Oltre che all’Istruzione il nome di Morra compare anche tra quelli che dovrebbero andare alla Giustizia o, eventualmente, anche come vicepremier al posto di Di Maio.
Si è fatto anche il nome di Salvatore Giuliano, sottosegretario di Stato al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca dal 13 giugno 2018.
Nelle ultime ore circola inoltre un ulteriore nome, un ministro dell’Istruzione che piacerebbe in particolar modo al Pd: Roberto Cingolani. Fisico e direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia a Genova sarebbe una figura tecnica che potrebbe mettere d’accordo entrambi gli schieramenti, dal momento che non sembra aver mai ricoperto incarichi politici.

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