Diritto allo Studio

Lo studio è sempre difficile, ed è ancora più difficile quando agli esami si aggiungono i costi e le difficoltà materiali. Ma non tutti sanno che per dare una mano a chi ha buona volontà e qualche difficoltà economica, ci sono gli enti per il diritto allo studio previsti in ogni regione.

Questi enti, spesso tramite concorsi, possono offrire sostegno in denaro oppure in servizi.

Noi di CorriereUniv.it vi guidiamo in questo mondo di opportunità.

BORSE DI STUDIO
Studenti capaci ma privi di mezzi. È questo il motivo per cui vengono messe a disposizione le borse di studio: per permettere a chi lo merita di raggiungere i più alti gradi dell’istruzione, senza essere penalizzati dallo status economico di partenza. I requisiti per poter partecipare sono definiti ogni anno dagli enti regionali per il diritto allo studio e, in linea generale, prevedono la verifica delle condizioni reddituali e patrimoniali del nucleo familiare di appartenenza, che non devono superare una certa soglia, oltre ai risultati conseguiti di anno in anno dallo studente richiedente. Per le matricole, che com’è evidente non hanno ancora avuto esperienze di esami, ai fini dell’assegnazione delle borse si ha riguardo per l’indice ISEE e del voto riportato al diploma.

MENSA
Lontani da casa non rimane che affaccendarsi in cucina per preparare, tra una lezione e l’altra, il proprio pasto quotidiano. Ma per chi non ha doti da chef e soprattutto, per chi non disdegna la possibilità di risparmiare sul carico della spesa, molto meglio rivolgersi alla mensa dell’università. Gestita dall’Azienda regionale per il diritto allo studio permette di consumare un primo e secondo completi, magari con frutta e dessert, esibendo all’ingresso un tesserino magnetico al posto dei tradizionali libretti, ticket o buoni pasto, di questi tempi decisamente troppo obsoleti. La domanda per fare richiesta della tessera, o smart card, come viene comunemente chiamata in alcuni atenei, deve essere inoltrata all’ente per il diritto allo studio completa dei dati ISEE e del numero di esami sostenuti con relativi crediti. Le tessere, talvolta ricaricabili, come fossero delle vere e proprie carte prepagate, contengono tutte le informazioni relative ad eventuali riduzioni nel costo dei pasti, e sono una sorta di lascia passare anche per altri servizi universitari, come l’accesso alla biblioteca, ai laboratori informatici e in alcuni casi addirittura valide per sostenere gli esami, perché realizzate come documenti di riconoscimento attestanti l’appartenenza all’università. La tessera può essere utilizzata anche al di fuori della mensa universitaria, in punti di ristorazione convenzionati.

ALLOGGI
Affitti a prezzi esorbitanti addio. Chi ha i requisiti adatti, sia in termini di reddito che di merito, può fare domanda per l’ottenimento di un alloggio presso la casa dello studente, e sperare in questo modo, di occupare un posto in graduatoria (stilata secondo i criteri ISEE – Indicatore di Situazione Economica Equivalente, lo strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie) per strappare un posto letto a buon mercato, visto che quasi sempre c’è da versare un canone per l’intera durata del contratto di locazione, somma che non è fissa ma varia a seconda della fascia di reddito cui si appartiene. Se il servizio rappresenta un buon modo per sfuggire al caro-vita delle città universitarie, dall’altro obbliga gli studenti assegnatari al rispetto del regolamento previsto dall’ente per una civile convivenza all’interno della struttura. Come il divieto di danneggiamento della stanza o di disturbo della quiete “condominiale”, o ancora limiti alle visite in camera, possibilità di trasferimento da un appartamento all’altro, previa comunicazione, e sanzioni disciplinari per i trasgressori. Infine, i contributi all’alloggio privato, ma solo per chi è in grado di dimostrare con contratto alla mano la propria condizione di affittuario.

TRASPORTI
Che stress la vita da fuorisede pendolare, i continui spostamenti possono spegnere tutto l’entusiasmo per la vita universitaria. Ma se a pagare il costo del biglietto è l’università, o più precisamente l’Azienda regionale per il diritto allo studio, ecco che la cosa si fa un po’ più sopportabile, soprattutto sotto il profilo economico. I biglietti vengono rimborsati non oltre una certa cifra, anche se è lecito pensare che l’ente sia ben a conoscenza del costo delle tratte dei tanti pendolari. Le percentuali del rimborso in ogni caso, variano a seconda della fascia di reddito di appartenenza.

ERASMUS
Studiare all’estero può essere un vantaggio, non solo in termini di conoscenze acquisite ma anche per le proprie tasche. Molte università provvedono direttamente a coprire, per chi ne fa richiesta, le spese di andata e di ritorno dei viaggi, con un listino diverso a seconda che si tratti di spostamenti effettuati a livello comunitario o verso destinazioni extraeuropee. Il rimborso viene elargito tenuto conto dei mesi di permanenza all’estero, oltre che sulla base della fascia di reddito di appartenenza, criterio che assieme ai requisiti di merito determina la graduatoria degli aventi diritto. Un contributo, quello alla mobilità internazionale, che rappresenta una sorta di integrazione alla borsa di studio Erasmus, Leonardo e alle altre esperienze formative dello stesso tipo.

CUS, SPORT UNIVERSITARIO
Mens sana in corpore sano. Per rendere proficuo il lavoro sui libri non si può prescindere da una regolare attività sportiva. A questo provvedono i CUS – Centri per lo Sport Universitario -, organi addetti alla supervisione degli impianti sportivi e all’organizzazione delle attività agonistiche studentesche. I corsi previsti spaziano dagli sport di gruppo, tipo basket, volley o calcio, con tanto di tornei, a quelli individuali. Ad un prezzo modico si può pensare di tenersi in forma come in una qualsiasi altra palestra. Per ottenere la tessera non serve che l’esibizione di un documento di appartenenza all’università e comprovante il regolare pagamento delle tasse, oltre al via libera del medico per l’espletamento degli esercizi fisici. Tante le facilitazioni: come quelle che consentono il rinnovo dell’abbonamento ad un prezzo ridotto e la possibilità di utilizzare i servizi offerti dalle strutture sanitarie in regime di convenzione con il centro sportivo.

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