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Forum Nazionale dei Giovani: “più studenti negli organi collegiali”

Il ddl presenta ancora molti nodi da sciogliere. A sostenerlo è il Forum Nazionale dei Giovani, la piattaforma che raccoglie le associazioni giovanili italiane. Il potere eccessivo potenzialmente in mano al rettore, il mancato rafforzamento della rappresentanza studentesca e la mancanza di fondi per la ricerca sono i tre principali punti che preoccupano maggiormente i rappresentanti del Forum.

Nature: "a rischio l'università italiana"

Oltre i confini dello stivale c’è qualcuno che guarda con molto interesse al ddl sull’università. Segno che la nostra educazione superiore suscita curiosità e perplessità anche nel resto del mondo. Così imbattendoci per caso nell’articolo di Alison Abbot su Nature, abbiamo scoperto che anche gli inglesi sono pronti a scommettere su una riapertura piuttosto “calda” dell’anno accademico 2010/2011. I dati, in fondo, parlano chiaro: 8733 ricercatori si sono già dichiarati indisponibili alla didattica, tra l’altro non obbligatoria per legge. Gli inglesi, forse più bravi di noi nei calcoli, hanno così già dato il loro verdetto: settembre sarà un mese di fuoco all’insegna della sopravvivenza.(riportiamo di seguito l’articolo di Alison Abbott, pubblicato su Nature)

Frati: poca produzione in ateneo

Nessun intento punitivo ma La Sapienza deve funzionare. È questo il senso delle parole del Rettore della Sapienza Luigi Frati che ieri ha contestato il blocco degli esami deciso da alcune facoltà dell'Ateneo romano. È un dato incontestabile, sottolinea Frati all'ADNKRONOS, che «il 10% del corpo docente non ha pubblicato nulla dal 2004. Alla Sapienza è il 9%, un pò meglio del dato nazionale ma - rileva - bisogna fare le dovute proporzioni. In un piccolo Ateneo il 10% corrisponde ad una ventina di persone mentre per La Sapienza si arriva a 400 persone che non producono nulla».

Parola alla ricerca

I tagli connessi al DDL Gelmini coinvolgono l’intero apparato universitario, nessuno escluso In questi giorni, e, in particolare, dal 5 al 9 luglio 2010, docenti, studenti e ricercatori si uniscono per esprimere il loro dissenso. Di seguito riportiamo le testimonianze dei ricercatori; Gianfranco Bocchinfuso (Tor Vergata), Alesssandro Arienzo (Federico II), Blasco Morozzo della Rocca (Tor Vergata).