I giovanissimi neo elettori, classe ’99, hanno votato in massa il Movimento 5 Stelle. Sono i dati forniti dall’istituto Swg che in questi giorni sta analizzando il voto del 4 marzo. Nella ristretta fascia degli appena maggiorenni i pentastellati totalizzano il 43% delle preferenze, seguiti a lunga distanza da Lega (19%), Forza Italia (13%), Pd (12%). Insomma sembra che le iniziative come il bonus cultura non abbiano giovato granché ai democratici.
Chiaro è come il grave disagio sociale, derivante soprattutto dalla mancanza di lavoro, abbia inciso pesantemente nel voto di domenica. La Sardegna, che nel referendum costituzionale del dicembre 2016 la regione dove il No ottenne il maggior numero di voti (72,2%), con il picco contrari al riassetto istituzionale nella provincia di Oristano. Alle elezioni politiche è accaduto quello che in molti prevedevano: il Movimento 5 Stelle, come nel resto dell’isola, si è imposto (42,3% nel collegio uninominale), il centrodestra ha limitato i danni mentre il Pd non è arrivato al 15%.
A Giugliano in Campania, per esempio, c’è la più alta percentuale di giovani sotto i 30 anni (38,6%). Anche qui M5S ha fatto il pieno di voti nonostante i sondaggi alla vigilia del voto assegnassero il collegio ancora al centrodestra: il candidato stellato ha avuto il 58%, più del doppio dei voti del centrodestra e del Pd sommati insieme.
All’opposto della scala anagrafica c’è il collegio ligure di Genova Rapallo-Chiavari: quasi un terzo dei residenti (28,8% contro una media nazionale del 20,8%) ha più di 65 anni. Pure qui la lista più votata è quella guidata da Di Maio con il 26,7% ma nella sfida uninominale è stato eletto il candidato forzista Roberto Bagnasco che ha potuto contare sui voti della coalizione di centrodestra. Storia simile a Torino 2, il collegio con più stranieri residenti (quasi il 20% contro il 6,8% nazionale): all’ex olimpionico Domenico Fioravanti – indicato alla vigilia come il potenziale ministro dello sport in un ipotetico governo M5S – è andato il 29,1% dei consensi. Risultato migliore per una singola lista con ben 29.284 voti. Quasi sette punti in più dei democratici. Il seggio, però, è andato a Roberto Rosso del centrodestra.
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