La Maturità dei fratelli Bergamasco

mmbergamasco.jpgConciliare studio e impegno sportivo non è sempre facile: i fratelli Mauro e Mirco Bergamasco, apprezzati giocatori di rugby di livello mondiale, ci sono riusciti. Ripercorriamo le tappe della loro prima, importante, mèta messa a segno fuori dal campo di gioco: l’esame di Maturità.
La prima cosa che ti viene in mente ripensando al tuo esame?
Mauro: Il mio orale, una mezza catastrofe: mezza perché l’interrogazione di estimo è stata praticamente perfetta; su quella di antologia stendiamo un velo… umoristico!
Mirco: Direi che è stato divertente ma la prima parola che mi viene in mente è strategia: la corsa all’apertura delle porte per prendere il buon banco, vicino al migliore amico, l’organizzazione di qualche “aiutino”… anche queste sono soddisfazioni!

La fatidica notte precedente sei riuscito a dormire?

Ma: Forse il ghiro russa di meno! Ero giustamente preoccupato per la prova, ma ero talmente convinto che doveva andar bene che non ho perso il sonno.
Mi: Ho dormito come al solito, quindi direi bene… sicuramente c’era “l’ansia” da esame ma inconsciamente ero certo che quello che avevo studiato sarebbe uscito e quello che non avevo studiato l’avrei copiato (scherzo ovviamente!)
Sei riuscito a conciliare bene studio e impegno sportivo?
Ma: Sono sempre riuscito a conciliare sport e studio. Anzi, senza il primo faticavo nel secondo, quasi mi mancasse lo sfogo!
Mi: Diciamo che ero ben organizzato. Ho tentato anche una “full immersion” nei libri a ridosso dell’esame ma l’ho subito abbandonata, perché mi portava più confusione che non ordine.
Ti sentivi particolarmente agitato o sei riuscito a viverla serenamente?
Ma: Avevo la tensione giusta che ti consente di affrontare la prova nel migliore dei modi. Ero cosciente che quello era l’appuntamento che sanciva la fine di un ennesimo importante ciclo della mia vita, quindi, ero orgoglioso.
Mi: Alla fine sembrava che mi fossi buttato in piscina talmente ero sudato per l’agitazione: ero in un’aula dove faceva caldissimo… l’esame, poi, è durato un’ora e ho dovuto rispondere ad almeno una domanda su tutte le materie, quindi posso essere capito.
Quale consiglio daresti ai maturandi di quest’anno?
Ma: Dimostratevi motivati e coscienti dell’importanza del vostro avvenire. Considerate che state arrivando ad un traguardo estremamente importante della vostra vita. Non date nulla per scontato, mettete passione in ciò che fate e… sorridete!
Mi: Se non avete studiato con regolarità nel corso dell’anno non cercate di fare tutto alla fine perché è un sistema che porta tanta ma tanta confusione.
Manuel Massimo

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