Genova sogna il Politecnico del Mare

genova.jpgSabato scorso a Genova l’ateneo aveva vissuto una giornata burrascosa, dovuta alla contestazione della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico da parte dell’Onda studentesca. Ieri, invece, nel capoluogo ligure – in un sereno confronto tra accademici e politici – sono state gettate le prime basi per la nascita del Politecnico del Mare e del Mediterraneo.
La presentazione dello studio di fattibilità agli enti locali e al mondo imprenditoriale ligure si è tenuta nella facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Genova. La preside Paola Girardinio ha auspicato che il progetto possa andare in porto entro l’estate: «Confido che venga compresa l’importanza per il territorio ligure di questo progetto: l’obiettivo è di riuscire a rientrare, entro giugno 2009, nella programmazione triennale del Ministero dell’Università e della Ricerca».
Ad illustrare lo studio – alla presenza del sindaco Marta Vincenzi, dei presidenti della Regione Liguria Claudio Burlando, della Provincia di Genova Alessandro Repetto, degli imprenditori genovesi Gianni Calvini e delle autorità portuali di Genova e Savona – è stato il prorettore con delega al Politecnico Gianni Vernazza.
Due le ipotesi prese in considerazione, una a più breve tempo e meno costosa, nell’attuale sede di facoltà (50 milioni di euro circa), l’altra al villaggio tecnologico degli Erzelli (60 milioni). Allo studio l’avvio di una Fondazione di sostegno e come primo passo la costituzione di un comitato promotore. Il Politecnico ligure andrebbe ad integrare quelli di Torino e Milano, potrebbe avere interazioni con l’IIT, con i poli di ricerca di La Spezia e Savona, con il distretto tecnologico sui “sistemi intelligenti integrati” e con quello sulle “tecnologie del mare”.

Manuel Massimo 

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