Buio sullo stupro: Dacia Maraini a Roma Tre

457px-tizian_094.jpgCrimine di guerra. Crimine contro l’umanità. Così la risoluzione ONU 120 del 2008 ha definito lo stupro e la violenza sulle donne. Una pratica antica volta a terrorizzare il nemico rendendolo schiavo e rivendicandone possesso e dominio. Ma il fatto è che oggi lo  stupro si pone come vera  e propria “arma di guerra in tempo di pace”, un “coprifuoco del mondo femminile” secondo la definizione di Dacia Maraini che lo scorso 26 marzo ha tenuto la lectio magistralis “Perché è buio” presso la facoltà di Scienze della formazione di Roma Tre. L’incontro è stato inserito nell’ambito dell’iniziativa “Spirali di violenza”, promossa dalla cooperativa Be Free e dal Master di I Livello in Formatori ed Esperti in Pari Opportunità Women’s studies e identità di genere del terzo ateneo, con il sostegno della Commissione delle Elette del Comune di Roma.

 

“Tempo fa – commenta la Maraini – i padri e i mariti avevano il diritto di picchiare le proprie figlie e mogli”. Una pratica che suona come  barbarica e che “invece non è stata abolita da molto”: la norma sul “delitto d’onore” che legalizzava l’uccisione della moglie adultera (e non anche del marito infedele) è stata infatti definitivamente abrogata solo nel 1981. Ma la violenza “istituzionalizzata” dalla legge poteva essere per la scrittrice “più facilmente controllata e controllabile nell’ambito della stessa famiglia”. Oggi è l’”arbitrarietà” a seminare terrore. E vergogna.

 

Secondo le ultime rilevazioni Istat il 95% delle violenze non viene denunciato dai 6.743.000 milioni di vittime tra i 16 e 70 anni. Il 14,3% delle donne con un rapporto di coppia attuale o precedente ha subito almeno una violenza fisica o sessuale dal partner e il 24,7% da un altro uomo, ma la maggioranza delle vittime è stata protagonista di più episodi. La violenza ripetuta avviene più frequentemente da parte del partner che dal non partner (67,1% contro 52,9%). Mariti, compagni e fidanzati sono responsabili della quota più elevata di tutte le forme di violenza fisica rilevate ma anche di alcuni tipi di violenza sessuale come lo stupro e i rapporti sessuali non desiderati, ma subiti per paura delle conseguenze. Il 69,7% di questi è infatti opera di partner, il 17,4% di un conoscente e solo il 6,2% di estranei. “Da qualche anno a questa parte – continua la Maraini – stanno aumentando persino gli omicidi di donne che esprimono la volontà di lasciare il tetto coniugale”. Se nel 2006 sono stati registrati 112 episodi simili, nel 2007 la quota è salita a 149 e già solo nei primi mesi dello scorso anno 86 donne sono state uccise per lo stesso motivo dal proprio partner.

 

Dati preoccupanti che tuttavia “sembra sempre che interessino solo le donne”, considerata anche “la bassissima partecipazione e l’impegno maschile che registro oggi in quest’occasione”. E non solo in questa.

 

Valentina De Matteo

 

 

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Bari, gli studenti chiedono spazi

Next Article

L'università? Un affare di famiglia

Related Posts