Rifiuti di Napoli, docenti arrestati

rifiuti-napoli.jpgProfessori universitari, politici e funzionari della Regione Campania: le ordinanze di custodia cautelare eseguite stamattina dalla Guardia di Finanza e dalla Dia di Napoli – nell’ambito dell’indagine “Green” condotta dai pm Noviello, Sirleo e Milita sulla gestione dei rifiuti a Napoli durante la gestione Commissariale – riguardano quindici esponenti che avrebbero commesso irregolarità nel collaudo degli impianti cdr (combustibile da rifiuti) in Campania. I fatti contestati risalirebbero al 2005.
L’accusa. L’indagine è centrata sui collaudi degli ex impianti di combustibile da rifiuti (cdr) del Napoletano (Giugliano e Caivano) e del Sannio (Casalduni), oggi riconvertiti in impianti per la tritovagliatura, ovvero l’operazione di pretrattamento dei rifiuti, che si compone di triturazione e vagliatura. I collaudi, falsati, hanno determinato la produzione di rifiuti da smaltire non conformi.
L’ex rettore. Tra gli arrestati – tutti ai domiciliari – spicca il nome del politico del Pd Aniello Cimitile: ex rettore dell’Università del Sannio, oggi presidente della Provincia di Benevento, indagato in quanto collaudatore all’epoca dei fatti. Cimitile, 61 anni, di Pomigliano d’Arco (Napoli), laureatosi in ingegneria elettronica all’Università Federico II di Napoli, ha lavorato in ambito accademico diventando professore ordinario di Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi del Sannio e collaborando col Centro Nazionale delle Ricerche. Ha insegnato anche all’Università degli Studi della Calabria ed alla Federico II di Napoli. Dal 2000 al 2006 è stato rettore dell’Università degli Studi del Sannio, dove aveva ricoperto anche l’incarico di preside della facoltà di Ingegneria. È stato inoltre presidente nazionale del GII, l’associazione che raggruppa tutti i docenti ed i ricercatori di Ingegneria Informatica delle Università italiane, nonché progettista e promotore del Centro Regionale di Competenza sulle Ict (costituito da cinque Università, due centri del Cnr, dal Cini e dalla Fondazione Pascale), centro del quale è presidente dalla fondazione.
Professori e funzionari. Gli altri arrestati sono: i docenti universitari Oreste Greco (Sun), Vincenzo Naso e Rita Mastrullo (Federico II), Filippo De Rossi (Unisannio); il direttore del termovalorizzatore di Acerra, Vittorio Vacca; il funzionario regionale Claudio De Biasio; Luigi Travaglione, dipendente dell’ufficio tecnico di Benevento; Giuseppe Sica; Vittorio Colavita; Alfredo Nappo; Vitale Cardamone; Mario Cini e Francesco Scalingia. L’accusa per tutti è di falso ideologico, avendo attestato l’idoneità degli impianti quando erano già sequestrati e la conformità del loro prodotto alle specifiche del contratto stipulato tra Regione Campania e Fibe, società del gruppo Impregilo che ha gestito lo smaltimento dei rifiuti nella regione dal 1998 al 2005.

Manuel Massimo

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Segretarie nel settore dei congressi medici

Next Article

UCBM: dibattito sull’etica del fine vita

Related Posts