Se i tagli restano e le riforme tardano

rettori.jpgMiur e Crui, un rapporto tormentato. In tutte le occasioni in cui i rettori italiani hanno avuto modo di incontrare de visu il ministro Gelmini il comunicato post-evento di Piazza Rondanini è stato (di norma) all’insegna “della soddisfazione e dell’apprezzamento” per le posizioni espresse dalla titolare di Piazzale Kennedy. Che dal canto suo sottolineava il “clima di dialogo” instaurato con i Magnifici.
Ma un punto sta tenendo – ormai da mesi – particolarmente in apprensione la Crui: la mancata presentazione al Consiglio dei Ministri del DDL sull’università, atteso da diverse settimane. Un provvedimento legislativo che la Gelmini aveva annunciato a più riprese ma che – per vicissitudini e contingenze varie – ancora non ha visto la luce.
Per questo l’Assemblea della Crui ha espresso in una nota “viva preoccupazione” per questo ritardo prolungato, ribadendo altresì che “per quel che riguarda l’altro problema-chiave e strettamente correlato delle risorse, nulla di concreto è stato finora garantito”. E prosegue con un comunicato per nulla conciliante, di cui riportiamo ampi stralci.
“La Crui ribadisce, il proprio convinto impegno per interventi incisivi ed efficaci sui nodi, decisivi per il rilancio della vita universitaria, della governance e della revisione dei sistemi di reclutamento della docenza, nonché sugli altri aspetti toccati dal provvedimento di riforma in corso di elaborazione e il cui iter parlamentare deve iniziare al più presto, anche per contrastare il clima di frustrazione e di incertezza che sta crescendo negli atenei. Inoltre, non può più essere rimandata, anzi è prioritaria, l’emanazione del regola¬mento relativo all’Anvur, in attesa anch’esso da troppi mesi di essere varato dal Consiglio dei Ministri”.
“La Crui riafferma, nel contempo, l’assoluta insostenibilità dei tagli previsti per il 2010 e il 2011, di dimensioni tali da rendere del tutto ingestibili gli atenei statali e non statali, con conseguenze irreparabili per la formazione e la ricerca e sulla mera possibilità di presentare entro il prossimo novembre, come stabilito dalle norme in vigore, i bilanci di previsione per il prossimo anno”.
“La Crui chiede con forza al governo di provvedere senza indugi al varo dei provvedimenti di riforma e al contestuale rifinanziamento del sistema che ne assicuri le possibilità di sopravvivenza e di rilancio ed eviti il sicuro determinarsi, alla ripresa autunnale, di situazioni gravissime e di vera e propria paralisi del sistema che i rettori non potrebbero più avallare”.

Manuel Massimo

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