Because languages are female

traduttrici-2009.JPGE’ ormai concluso il convegno internazionale “Traduttrici 2009” tenutosi nella sala conferenze di Palazzo du Mesnil dell’ Università di Napoli “L’Orientale”(sede “costretta” vista l’affluenza di studenti, professori e giornalisti) il 19 20 e 21 ottobre.
Tre giorni di intense programmazioni sotto la cura della Prof.ssa Oriana Palusci ordinaria di lingua inglese presso “L’Orientale”.
Molti gli argomenti trattati, a iniziare da una specific gender construction society fino ad una appassionata ed accurata dissertazione del Preside Guarino su la celeberrima traduttrice e scrittrice spagnola Emilia Pardo Bazàn e la interessante spiegazione della necessità avvertita dalle donne in Spagna tra ‘800 e ‘900 di essere qualificate al maschile come “poeta “ non poetessa o “scrittore”.
Interventi accurati sono stati offerti da esponenti di università di tutto il mondo, Bill Ashcroft ordinario dell’Università del New South Wales ha parlato in modo specifico di Translation and transformation (traduzione e trasformazione) evidenziando l’evoluzione della traduzione, le trasformazioni da essa subite nel tempo. La Prof.ssa Clara Montella ha illustrato la “traduttologa” ante-litteram per eccellenza, Madame de Staël, ancora, direttamente dall’Università di Valencia Josè Santaemilia ha concluso sul gap between theory and practise (il divario tra teoria e pratica della traduttologia) attraverso Virginia Woolfe.
Si è trattato di tre giornate per ricordare le figure femminili che hanno impegnato la loro vita dedicandosi allo studio, alla traduzione e all’analisi, affinché non si venga più dimenticate.

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