Atenei pubblici, l'appello del rettore Recca

classifica-universita-226x300.jpgPochi giorni dopo l’approvazione del ddl della Gelmini, dalle pagine del quotidiano “La Sicilia”, il rettore Antonino Recca dell’Università di Catania indirizza una lettera aperta ai docenti dell’ateneo, evidenziando il ruolo pubblico dell’Università. “Si sta scatenando una spietata concorrenza internazionale e nazionale tra le Università, manifestandosi una loro tendenziale privatizzazione, in special modo nelle regioni economicamente arretrate e socialmente depresse, incapaci quindi di fornire risorse finanziarie ai loro atenei e poveri di posti di lavoro per i laureati. Condizioni queste che costituiscono spesso criteri decisivi nella formulazione delle tante graduatorie nelle quali alcune Università meridionali, come quella di Catania, figurano in una posizione immeritatamente, non elevata”.

Il rettore evidenzia che il disegno di legge della Riforma Universitaria spinge alla competizione “rendendo ancora più difficile la vita di Università“. “Oggi più che mai -afferma Recca – bisogna convincersi che l’amore della scienza senza l’autovalutazione delle proprie attività didattiche, di ricerca scientifica e assistenziali, nel caso della medicina universitaria, risulta impari. E’ questa la strada che bisogna seguire per raggiungere le vette più elevate dell’etica personale e comunitaria”.

Antonino Recca ha aderito al manifesto promosso dall’AQUIS (Associazione per la qualità delle Università Statali Italiane), rivolto al Presidente della Repubblica, al Governo e al Parlamento in cui si sottolinea la necessità di salvare il sistema delle università pubbliche italiane che rischiano di uscire definitivamente dell’area europea della formazione superiore.

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